La Nuova Sardegna

femminicidio a domusnovas

di Tamara Peddis
femminicidio a domusnovas

DOMUSNOVAS. Una lite tra marito e moglie si è trasformata in un uxoricidio che ha lasciato increduli vicini e familiari. Ieri mattina alle 10.40 in un villetta in via Papa Luciani a Domusnovas,...

29 settembre 2017
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DOMUSNOVAS. Una lite tra marito e moglie si è trasformata in un uxoricidio che ha lasciato increduli vicini e familiari. Ieri mattina alle 10.40 in un villetta in via Papa Luciani a Domusnovas, Giulia Lai, 84 anni, è stata uccisa dal marito Bernardino Asoni, 81 anni, molti dei quali trascorsi in Piemonte a lavorare come falegname. L’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Uta.

L’omicidio. Una terribile tragedia causata, forse, dai problemi psichici di Asoni. Secondo i primi accertamenti effettuati dai carabinieri della compagnia di Iglesias, con l'ausilio del Ris di Cagliari, sembra che durante la mattinata di ieri ci sia stata una discussione tra i due coniugi che si è conclusa con un’aggressione nata da un momento di rabbia di Bernardino, che ha spinto la moglie giù dalle scale. La donna, agonizzante, è comunque riuscita a raggiungere il telefono di casa da dove ha chiamato prima la sorella e poi il fratello Egidio, riferendo di un violento litigio. Bernardino, dopo aver visto la moglie che chiedeva aiuto, è stato sopraffatto della rabbia e le ha dato un colpo in testa con un oggetto contundente, che si è rivelato fatale. Giulia è caduta sul pavimento e ha smesso di respirare. I familiari della donna hanno subito chiamato i carabinieri, ma ad arrivare per primo nella villetta di via Papa Luciani, al civico 1, è stato il fratello della donna, Egidio, che ha trovato la sorella morta. Dopo l’arrivo dei carabinieri Bernardino è stato ritrovato vicino al garage seminterrato della casa, in stato confusionale e davanti ad una televisione accesa con addosso la camicia macchiata di sangue.

Accanto aveva un martello sporco di sangue, che è stato subito sequestrato dai militari. Il martello potrebbe essere stato utilizzato per uccidere Giulia Lai, che ha riportato alcune ferite anche nelle mani, forse subite mentre cercava di ripararsi e di difendersi dai colpi sferrati dal marito.

Le indagini. L’uomo non ha dato alcuna spiegazione ai carabinieri che lo hanno bloccato in casa, eccezion fatta per alcune frasi senza senso. Dietro la lite tra marito a moglie ci sarebbe proprio un disagio psichico dell’assassino. La sua condizione mentale ultimamente appariva preoccupante per i familiari, tanto che la moglie cercava di convincerlo a sottoporsi ad una visita psichiatrica. La richiesta suscitava l’effetto opposto, scatenando una rabbiosa reazione contraria. Bernardino trascurava il suo aspetto e i suoi abiti e, probabilmente, ieri mattina la moglie gli aveva fatto qualche osservazione sia sul vestiario sia sulla cura e sull’igiene personale. Da qui sarebbe nato il violento litigio e la tragedia. «Ma proprio stamattina – racconta Salvatore Lecca, un conoscente – intorno alle 9 ho incontrato Bernardino fuori dalla sua casa, forse era appena rientrato dalle lunghe passeggiate che faceva ogni giorno. Mi ha salutato e la moglie era nel cortile con dei panni che stava per stendere. Non avrei mai immaginato che dopo qualche ora sarebbe finita in questo modo».

L’arresto. Bernardino è stato arrestato con l’accusa di omicidio e, prima del trasferimento nel carcere di Uta, è stato interrogato nella stazione dei carabinieri di Domusnovas dal Pm Emanuele Secci, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. La scena del crimine è stata analizzata dal Ris e dal medico legale Roberto Demontis che, nei prossimi giorni al policlinico di Monserrato, effettuerà l’autopsia sul corpo della donna. Secondo il racconto di alcuni vicini, Bernardino, originario della zona di Nuoro, aveva conosciuto a Torino, dove lavorava, quella che sarebbe diventata sua moglie. E, dopo una vita di lavoro e sacrifici culminati con la gioia della nascita delle figlie, la coppi aveva costruito la bella casa di via Papa Luciani nel paese natale di Giulia. Quello che poteva sembrare un buon ritiro dopo una vita di sacrifici si è invece trasformato nel teatro di uxoricidio che ha lasciato sgomenti tutti i cittadini del piccolo centro dell’Iglesiente, dove sembrava che l’anziana coppia conducesse un’esistenza tranquilla scandita dal ritmo delle lunghe passeggiate di Bernardino.

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