La Nuova Sardegna

Scoperta astronomica del secolo, onde catturate anche dal radiotelescopio sardo

Scoperta astronomica del secolo, onde catturate anche dal radiotelescopio sardo

Lo strumento di San Basilio in azione insieme ad altri 70 telescopi in tutto il mondo

16 ottobre 2017
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SASSARI. Da oggi l'astronomia non è più la stessa: una rivoluzione come quella di Galileo quando puntò il cannocchiale verso il cielo. È stato infatti catturato il segnale generato dalla fusione di due stelle di neutroni, così dense da costituire uno stato estremo della materia. Lo hanno ascoltato e visto i rivelatori di onde gravitazionali Ligo e Virgo e 70 telescopi da Terra e spaziali, con una cascata di scoperte. L'annuncio in contemporanea in Italia, Europa e Usa. Ruolo cruciale dell'Italia con Infn, Inaf e Asi.

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Anche la Sardegna è protagonista della «cattura» delle onde gravitazionali e elettromagnetiche con il Sardinia radio telescope (Srt) di San Basilio, il grande radio telescopio dell'Inaf, istituto nazionale di astrofisica. L'epocale scoperta, quella contemporanea osservazione di onde emesse da uno stesso evento che gli astronomi aspettavano da un secolo, è stata resa possibile anche grazie all'attività del telescopio sardo puntato su NGC 4993, una galassia ellittica che si trova nella costellazione dell'Idra, il 7, 8, 9, 19 e 22 settembre 2017.

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Lo strumento di San Basilio è entrato in azione subito dopo che il radiotelescopio americano VLA (Very Large Array) aveva annunciato l'osservazione di una emissione radio proveniente dalla regione di cielo ove ha avuto luogo l'evento. Con queste osservazioni, il Sardinia radio telescope ha compiuto un passo avanti ulteriore nella sua «carriera» scientifica, entrando nella ristretta cerchia degli strumenti mondiali qualificati per svolgere un ruolo importante nella innovativa astrofisica multi-messaggero, che promette di sondare il cosmo e le leggi fisiche che lo regolano con una profondità senza eguali.

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