La Nuova Sardegna

Una nuorese stalker dei vip a Roma, condannata a 8 mesi

di Silvia Sanna
Una nuorese stalker dei vip a Roma, condannata a 8 mesi

Antonia Concas accusata di perseguitare i vicini ai Parioli. Tra le vittime il giornalista Piccaluga e la nipote della Mannoia

29 gennaio 2018
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SASSARI. Alle due di notte il citofono che inizia a strillare senza tregua perché qualcuno ha incastrato un bastoncino all’interno. La mattina sulla porta di casa la vista di escrementi – umani o animali chi lo sa – lasciati per dare un simpatico buongiorno. E poi le urla, di giorno e di notte, le minacce, le ingiurie. Insieme alla terribile sensazione, presto diventata certezza, di essere costantemente spiati. Le denunce sono circa una trentina, la storia va avanti da almeno 20 anni: sotto accusa una settantenne, Antonia Concas, nata a Nuoro e residente da una vita a Roma. È lei secondo i condomini di uno stabile nel quartiere Parioli la vicina di casa che nessuno vorrebbe avere, una stalker che rende la vita impossibile.

Tra le sue vittime ci sono personaggi noti, nello stesso palazzo ha abitato per un lungo periodo l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno: anche lui ha riferito di essere stato perseguitato dalla donna prima di cambiare casa. Due giorni fa in tribunale a Roma è stata pronunciata la prima sentenza di condanna nei confronti di quella che è stata ribattezzata la “stalker dei vip”: il giudice Andrea Trani le ha inflitto otto mesi per le numerose notti insonni fatte passare al giornalista Marco Piccaluga, uno dei volti di SkyTg24, e alla sua famiglia, la moglie e una bimba. In un anno Piccaluga ha presentato 6 denunce nei confronti della settantenne nuorese che abita al piano terra dell’elegante palazzo storico.

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A ricostruire la vicenda è stato il pubblico ministero Cinzia De Aglio, secondo il quale bastava pochissimo per scatenare l’ira della stalker, anche solo il sospetto che qualcuno potesse disturbarla. E allora era lei, questa la ricostruzione dei fatti sulla base di diverse testimonianze, a trasformare la vita dei vicini in un incubo: botte alle pareti, urla, minacce dall’alba al tramonto. Oltre al giornalista televisivo, che ha raccontato in aula il terribile periodo vissuto, nel mirino della settantenne nuorese è finita anche una nipote della cantante Fiorella Mannoia. La donna, ora quarantenne, ha denunciato la vicina di casa ed è in corso un altro processo, al quale ha testimoniato anche la stessa cantante.

La storia è talmente incredibile che anche i familiari della vittima faticavano a crederci. La nipote della Mannoia, figlia della sorella, ha raccontato in tribunale di essere vittima di una persecuzione. Ha detto che la Concas aveva piazzato una telecamera davanti alla porta di casa per non perdersi il minimo movimento e controllare chi entrava e chi usciva. Non solo. A parte le grida continue e gli insulti, una volta anche minacce di morte “siamo sole, ti ammazzo”, un giorno la nipote della cantante trovò escrementi sulla maniglia della porta.

In un’altra occasione due uomini la bloccarono per intimarle di non dare fastidio alla signora. Un incubo che le provocò attacchi di panico al pensiero di dormire da sola. La quarantenne chiese aiuto a uno psicanalista. Dopo molti anni e tante denunce, nei confronti di Antonia Concas il giudice dispose il divieto di dimora nello stabile per un certo periodo. E la donna si allontanò. Poi rientrò nel suo appartamento. Ora la condanna, la prima, e il conseguente provvedimento di allontanamento dal condominio tenuto sotto scacco per un ventennio.
 

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