La Nuova Sardegna

il fondatore dell’associazione 

Ghirra: «La possibilità di decidere è una vittoria di Walter Piludu»

di Alessandro Pirina
Ghirra: «La possibilità di decidere è una vittoria di Walter Piludu»

SASSARI. «La libertà di scegliere è l’ennesima vittoria di Walter Piludu». Fino all’altro giorno Giancarlo Ghirra guidava l’associazione intitolata all’ex presidente della Provincia di Cagliari, ora...

06 febbraio 2018
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SASSARI. «La libertà di scegliere è l’ennesima vittoria di Walter Piludu». Fino all’altro giorno Giancarlo Ghirra guidava l’associazione intitolata all’ex presidente della Provincia di Cagliari, ora il timone è passato alla giovane Alessandra Pisu, ma lui continua a battersi per quella che è stata l’ultima battaglia del suo amico. «Walter ha potuto scegliere grazie all’intervento del giudice. Sin dal settembre del 2014 aveva chiesto tramite una lettera a tutti i leader politici e anche al Papa che il Parlamento consentisse a tutti i cittadini di poter scegliere. Finalmente questa legge l’abbiamo ottenuta e la giovane donna di Nuoro ha potuto disporre liberamente delle sue volontà». Walter Piludu, storico esponente del Pci cagliaritano che non accettò mai la svolta della Bolognina, è morto nel novembre 2016 a 66 anni. Dal 2011 combatteva contro la Sla, ma soprattutto contro un vuoto legislativo che gli impediva di potersi congedare dalla vita in modo civile. Gli ultimi anni della sua vita Piludu li aveva dedicati alla battaglia per il testamento biologico. Era arrivato a scrivere a tutti i leader politici, da Renzi a Berlusconi, da Grillo a Salvini, per sensibilizzarli sul tema. Una lettera che aveva potuto scrivere grazie a un computer a comandi oculari, ma rimasta senza risposta finché lui era in vita. Ma poco più di un anno dopo, il 14 dicembre 2017, il Parlamento ha dato finalmente all’Italia la legge che disciplina il fine vita. «Oggi la libertà del paziente viene rispettata come voleva Walter. E come dice la Costituzione e anche come ha detto di recente Papa Francesco – afferma Ghirra –. Ma per rispettare la volontà del paziente era necessaria la legge. Ricordiamo che a Giovanni Nuvoli avevano impedito di morire, e a farlo era stata proprio la magistratura. I medici prima si sentivano a rischio, oggi invece sono tutelati dalla legge e infatti hanno potuto accogliere le decisioni della signora di Nuoro, anche al di là della magistratura. Sul fronte dei diritti delle persone è stata una giornata storica».

L’associazione Walter Piludu era nata proprio all’indomani della morte dell’ex presidente della Provincia di Cagliari - tra i fondatori c’è anche la moglie Marinella Maucioni - proprio con l’obiettivo di riuscire a portare a casa la legge sul biotestamento. «Ma la nostra battaglia non è finita, continueremo a occuparci di diritti dei malati – dice Ghirra –. La legge va attuata, vanno istituiti i registri. È vero che la legge ha riconosciuto la validità dei testamenti già fatti nei Comuni o davanti al notaio, ma è necessario che venga creato un registro nazionale. Se uno muore lontano da casa come si fa a conoscere quelle che sono le sue volontà?». C’è poi l’argomento eutanasia, che si è sempre cercato di tenere separato dal fine vita. Ma ora che c’è una legge sul testamento biologico da più parti si è ripreso a parlare di eutanasia legale. «È un tema su cui anche l’associazione si esprimerà – conclude Ghirra –. Al nostro interno c’ una prevalenza delle posizioni a favore della totale libertà di scelta, ovviamente con paletti rigidi stabiliti dalla legge, ma c’è anche chi è più scettico. Quel che è certo è che affronteremo anche questa questione».

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