La Pelosa, i lavori partiranno nel 2019
Soddisfatto il sindaco Diana: «Sono già stati finanziati i primi due lotti»
07 febbraio 2018
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STINTINO. «Vogliamo arrivare a chiudere l'appalto entro l'anno, quindi far partire i lavori dopo l'estate del 2019, ma non abbiamo fretta. Il progetto per il recupero della spiaggia della Pelosa è un lavoro delicato che deve essere realizzato nel migliore dei modi». Non si sbilancia il sindaco di Stintino Antonio Diana, anche se ormai il dado è tratto. E il lunghissimo iter dell’ambizioso piano di riqualificazione della Pelosa, partito dieci anni fa, è arrivato a una decisiva svolta.
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Il progetto definitivo, che a novembre è stato presentato in Regione, e venerdì della prossima settimana sarà discusso con i residenti (incontro propedeutico all’avvio degli espropri) è ormai sulla rampa di lancio. Almeno i primi due “lotti funzionali”, già finanziati con 5 milioni e mezzo. Dopo l’incontro con i residenti l’ultimo passaggio rimasto è quello della conferenza di servizi con la Regione. E poi il via libera definitivo dalla giunta comunale.
Da allora rimarrà qualche mese per bandire i lavori di appalto dei due lotti. E, considerando che l’estate non si tocca, per iniziare i lavori a ottobre 2019.
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Nel mentre ci sono da trovare i fondi per gli ulteriori tre lotti, con dentro tutto il riordino della viabilità sia nel comparto di Capo Falcone (si parla di tre rotonde e quattro attraversamenti pedonali) che nelle vie di accesso alla spiaggia. E rispunta la vecchia idea di rimettere in piena funzione la strada che costeggia l’Ancora e l’Ovile del mercante e il campo sportivo all’ingresso del paese, poco prima del distributore, usandola per il traffico in uscita.
Niente di impossibile per il sindaco Antonio Diana, che ha dimostrato di essere un fuoriclasse nella caccia ai fondi europei, e di avere ben chiaro in testa che sulla salvaguardia e il rilancio della Pelosa si gioca gran parte del futuro del turismo a Stintino e in tutto il nord ovest della Sardegna.
«Siamo arrivati a un punto importante dell'iter che abbiamo iniziato oltre dieci anni fa – spiega il sindaco di Stintino, giunto al suo terzo mandato –. Dopo tutti i necessari approfondimenti di studi, realizzati anche con il prezioso contributo dell'Ispra che ha consentito la protezione e la salvaguardia delle dune, e l'attività di progettazione, abbiamo trovato una soluzione che riteniamo ottimale per difendere la nostra spiaggia». (g.bua)
