La Nuova Sardegna

Top 500 Sardegna: Meridiana, fusione con Air Italy per diventare il primo vettore italiano

di Dario Budroni
Un aereo Meridiana
Un aereo Meridiana

La compagnia aerea olbiese terza nella classifica delle aziende sarde. Il vicepresidente Rigotti: con un socio come Qatar Airways possiamo essere di nuovo protagonisti

16 febbraio 2018
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Pronta al decollo. Meridiana ora vuole andare alla conquista dei cieli di mezzo mondo. Dentro la cabina di pilotaggio della storica compagnia aerea sarda si progetta un futuro che avrà un assetto decisamente diverso da quello visto fin qui. Dopo i bilanci in continua crisi, centinaia di licenziamenti e un salvataggio sul filo di lana, a settembre la sterzata finale sotto l’ala del colosso della Qatar Airways, che ha acquisito il 49 per cento della Aqa holding, la nuova società formata insieme ad Alisarda, che a sua volta conserva il 51 per cento del capitale sociale. Per la compagnia fondata dall’Aga Khan sarà una rivoluzione totale. Nuovi aerei, nuove rotte anche intercontinentali, molto probabilmente un nuovo nome. Il 19 febbraio sarà presentato il piano industriale e il primo marzo ci sarà la fusione tra Meridiana e Air Italy.

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Da quel momento esisterà una sola compagnia. In Sardegna c’è grande attesa. E anche la speranza che Meridiana non perda la sua identità isolana. Marco Rigotti, vicepresidente di Meridiana, assicura che quello della compagnia sarà un futuro con Olbia e la Sardegna ancora protagonisti. Nella Top 500 delle imprese sarde la compagnia aerea è al terzo posto, con un fatturato di 391 milioni e 373mila euro nel 2016. Numeri simili anche per il 2017. Ma il futuro sembrerebbe destinato a viaggiare su altre cifre.

Il nuovo volto di Meridiana sarà presto svelato. «La presentazione della nuova Meridiana è prevista entro febbraio, ci stiamo lavorando – spiega Marco Rigotti –. Sarà una tappa decisiva nella storia della compagnia, come lo è stata quella avvenuta nel 1991, quando Alisarda diventò Meridiana con l’obiettivo di estendere il proprio business ai voli internazionali da e per Firenze ed alcuni aeroporti nazionali come Bologna e Catania, solo per citarne alcuni. Questo business corre veloce e con l’ingresso di un socio industriale come Qatar Airways possiamo ambire ad essere di nuovo protagonisti e all’avanguardia».

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Movimenti, azioni e indiscrezioni si muovono tutti verso la stessa direzione. Sembra chiaro che Meridiana punti davvero in alto, magari a diventare il primo vettore italiano, con più rotte europee e collegamenti intercontinentali. «Meridiana è il secondo vettore nazionale e crede nella possibilità di crescere – continua Rigotti –. Siamo e continueremo ad essere un vettore italiano, ma con una vocazione più internazionale. Opereremo un maggior numero di collegamenti a lungo raggio, che in parte abbiamo già annunciato. E mi riferisco ai voli da Milano Malpensa per New York e Miami, rispettivamente con frequenze giornaliere e plurisettimanali, che partiranno da giugno. E ne seguiranno altri».

In città e in Sardegna c’è anche un po’ di preoccupazione. Si dice che Meridiana voglia creare un hub a Malpensa per i voli internazionali, con un progressivo allontanamento dall’isola. Ma Rigotti ci tiene a sottolineare che Olbia continuerà comunque ad avere un ruolo centrale. «Olbia è la nostra sede, dal punto di vista amministrativo non ci sono dubbi – spiega il vicepresidente di Meridiana –. Il network si svilupperà soprattutto sulle linee di lungo raggio, che evidentemente sono profittevoli se operate da e per grandi aeroporti nazionali che hanno un bacino di mercato ampio e adeguato a questo tipo di servizi. Olbia resta il nostro core business nel segmento di corto raggio, quindi sui voli punto a punto che serviamo da oltre 50 anni, e si riconferma anche per il 2018, per numero di aeroporti collegati, la destinazione più servita da Meridiana».

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Meridiana cambierà nome e diventerà Air Italy? Rigotti non dice nulla, ma qualcosa lascia intendere: «Il primo marzo si completerà il processo che porterà al conferimento del ramo d’azienda di Air Italy in Meridiana, e quindi ci sarà una sola compagnia aerea».

Infine un passaggio sulla flotta, che ha già cominciato il suo percorso di ampliamento: «Sarà rinnovata e ampliata. In primavera aspettiamo i nuovi Boeing 737 Max, saremo il primo vettore italiano a operare questo aereo che rappresenta lo stato dell’arte del settore».
 

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