La Nuova Sardegna

Tour tra le vie della pietra settore lapideo in vetrina

di Marco Bittau
Tour tra le vie della pietra settore lapideo in vetrina

Operatori dagli Usa, Emirati Arabi e Iran in visita alle cave di marmo e granito L’iniziativa inserita nel Piano export sud 2. Prossimo appuntamento a Dubai

23 marzo 2018
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OLBIA. Storia e tradizione, ma anche economia viva e pulsante, sorretta da affinate professionalità e moderne tecnologie. Il settore lapideo in Sardegna è una risorsa strategica che, nonostante anni di dura crisi, ha ancora enormi prospettive di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda il mercato internazionale dell’edilizia pubblica e privata e del design. Lo ha confermato nei giorni scorsi il grande successo del programma “Le vie della pietra in Sardegna”, iniziativa dedicata al settore lapideo nel quadro del Piano export sud 2, realizzata dall’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), in collaborazione con la Regione Sardegna, Confindustria Marmomacchine e Confindustria Centro Nord Sardegna.

L’iniziativa, sviluppata su tre giornate di lavoro con un fitto calendario di incontri bilaterali e visite alle aziende leader del settore, ha coinvolto una delegazione di 20 operatori esteri e 16 imprenditori locali del comparto lapideo. Fondamentale il tour guidato nei siti di estrazione e negli impianti di lavorazione del marmo e del granito a Orosei in Baronia e poi a Sant’Antonio di Gallura, Bassacutena, Tempio e Buddusò. Un percorso lungo la “via della pietra in Sardegna”, appunto.

La delegazione – guidata da Raimondo Mandis in rappresentanza della Regione Sardegna, dalle rappresentanti dell’Ice (agenzia di Roma) Valentina Solofrano e Annalisa Bellomo, e dai trade analyst degli uffici Ice dell’agenzia di Stoccolma, Sara Englund, e di Dubai, Tariq Mustafa – aveva una composizione molto varia con la presenza di ingegneri, architetti e designer, nonché rappresentanti di società specializzate nello sviluppo di complessi contesti urbanistici. Altrettanto varia ed estesa la provenienza degli operatori stranieri: Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Iran, Germania, Finlandia, Svezia.

Nel corso delle visite è stato manifestato un forte apprezzamento sulla gestione dei siti, ma anche sulle moderne e innovative tecniche di lavorazione. Giudizi altamente positivi sulla qualità della materia prima e sulle caratteristiche cromatiche delle produzioni sarde che oggi, stando alle tendenze dominanti del segmento residenziale, sempre più allineato sull’impiego di materiali naturali, rappresentano la carta migliore per puntare al rilancio economico del comparto. Un commento su tutti, quello del buyer finlandese Jouni Leino, professionista dello studio di architettura Jouine Leino design, specializzato in progettazione di spazi pubblici e uffici: «La realtà ha superato le mie aspettative. È la prima volta che visito la Sardegna. Il contatto con le imprese locali attraverso le visite alle cave mi ha dato la possibilità di apprezzare la qualità e la versatilità del granito e delle pietre naturali. Esperienza utile per possibili futuri progetti».

Sempre sotto l’attenta guida della Regione e di Confindustria, al termine delle visite nelle aziende, gli operatori stranieri hanno lasciato la Sardegna concludendo una prima fase di carattere esplorativo e relazionale del programma “Le vie della pietra”, caratterizzata dallo scambio di numerosi campionari, brochure e contatti a cui seguirà il consueto follow up a cura degli imprenditori sardi che hanno partecipato alla tre giorni di lavoro. Nel futuro immediato, intanto, c’è una seconda iniziativa che coinvolgerà le aziende sarde delle pietre naturali e dei materiali lapidei, sempre organizzata dalla Regione Sardegna e dall’Ice, con il supporto della Confindustria e di altre associazioni di categoria. Si tratta della partecipazione alla Fiera middle east stone a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dal 4 al 6 settembre prossimi.

@marcobittau. ©RIPRODUZIONE RISERVATA



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