La Nuova Sardegna

SASSARI. La strada è sempre più in salita. La Sassari-Olbia va avanti a passo di lumaca, per essere ottimisti. A dire il vero si deve essere attenti osservatori per vedere qualcosa muoversi. Tre lotti sono fermi. Da mesi. E intorno al blocco dei cantieri ci sono imprese sarde in crisi e oltre 200 lavoratori che sono rimasti senza ammortizzatori sociali. In questo quadro sembra diventare sempre più un miraggio la data di fine dei lavori nel 2019.

La denuncia arriva dal segretario regionale della Filca Cisl Giovanni Matta. «Non nego la nostra preoccupazione per i ritardi che si registrano sui lavori della Sassari-Olbia. I Lotti 5 e 6 sono fermi e sono molto indietro rispetto al cronoprogramma. In entrambi le lavorazioni portate avanti sono davvero di poco conto. I guai della Tecnis hanno di fatto fermato fino a oggi i cantieri. E a pagare sono state le imprese sarde che lavoravano in subappalto e i fornitori».

I lotti che vanno a rilento, quasi da un anno, sono sempre gli stessi. Il Lotto 2, 12 chilometri tra Ardara e Ozieri, uno dei nodi fondamentali della Sassari-Oblia, è bloccato. Il motivo è semplice, la Oberosler, la società che era subentrata alla Vidoni per realizzare questo lotto, ha portato i libri in tribunale e ha chiesto il concordato in continuità. Il giudice deve decidere, ma resta tutto fermo. Lavoratori a casa senza stipendio e senza ammortizzatori sociali, compresi quelli delle imprese dell'indotto. Ma la situazione non è migliore nei lotti 5 e 6. Erano in mano alla Tecnis, che è finita prima in amministrazione giudiziale e ora in concordato preventivo. I due lotti sono nelle mani di un'altra impresa la Nuova Italiana costruzioni. Doveva far ripartire i cantieri in questi giorni, ma non si è visto nessuno per ora. Anche se i sindacati fanno sapere che i lavori su questi due lotti stanno per ripartire.

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