La Nuova Sardegna

CAGLIARI. «Mi pare che la Regione Sardegna sia sulla buona strada nel cercare di velocizzare la spesa dei fondi europei, che è tema critico un po’ in tutta l’Ue». Lo ha detto ieri la vice presidente della commissione pesca del Parlamento europeo, Renata Briano, in un incontro a Villa Devoto con l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria cui partecipavano anche i Gruppi di azione costiera, Ama (Associazione mediterranea acquacoltori) e i direttori generali di assessorato e Laore, Sebastiano Piredda e Maria Ibba. Caria ha sottolineato le azioni messe in campo dall’assessorato partendo dalla pubblicazione dei bandi sulle misure del Feamp dove sono giunte richieste di sostegno da parte delle imprese per oltre 21 milioni di euro su 25 stanziati (nella precedente programmazione le richieste ammontavano a 15 milioni, e solo 6 vennero liquidate). Sulla questione quote tonno (la Sardegna chiede che vengano aumentate le quantità pescabili) Caria ha dichiarato «disponibilità a fare squadra con le altre Regioni a patto che vengano riconosciuti e garantiti ai pescatori sardi i loro diritti». Ha poi ricordato la nuova legge sul tema dell’acquacoltura che regolarizza i canoni di concessione; e le vertenze affrontate in stretta collaborazione con gli operatori, come quella sui ricci di mare. La vice presidente Briano ha affermato che «se l’Unione impone delle limitazioni compensate con delle risorse destinate ai pescatori è impensabile che tali aiuti siano rallentati dalle lungaggini della burocrazia». E che «è necessario costruire collaborazioni forti e fare squadra soprattutto fra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo così da spiegare bene a Bruxelles le specialità e le tradizioni che caratterizzano la pesca nei nostri mari». Oggi a Olbia, dalle 9.30 alle 18 al Museo archeologico, secondo appuntamento con la vice presidente della commissione: la Briano parteciperà al convegno «La filiera ittica in Sardegna, stato dell’arte e prospettive». (a.palm.)