La Nuova Sardegna

Assemini, sfida all’ultimo voto M5s-centrodestra

di Stefano Ambu
Assemini, sfida all’ultimo voto M5s-centrodestra

La grillina Licheri in vantaggio con il 44,5% al primo turno Nessun apparentamento con Pd e le due liste civiche

23 giugno 2018
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ASSEMINI. Movimento cinque stelle e centrodestra soli al rush finale per la fascia tricolore al comune di Assemini: pentastellati in vantaggio al primo turno, ma le incognite per il ballottaggio sono tante. E si possono anche quantificare: metà degli elettori della cittadina non è andata a votare. E bisogna capire se la (semi)diserzione alle urne sarà confermata anche domani. C'è un altro elemento da valutare: che fine faranno i voti andati al Pd e alle due civiche estromessedal voto bis? Prevedere che non ci saranno apparentamenti sembrava la cosa più semplice del mondo. E infatti è andata così: il Pd (vista la situazione "italiana") non poteva scendere a patti con centrodestra (con la Lega dentro) o Movimento cinque stelle. Ma anche l'altra civica, Democratici progressisti di Francesco Consalvo, pur essendo indipendente da scelte nazionali, era ideologicamente molto distante da entrambi gli schieramenti. Stesso discorso per la civica di Irene Piras, ex grillina entrata in rotta di collisione con il sindaco Mario Puddu nella scorsa consiliatura. Impossibile la pace con il mondo pentastellato. Ma anche inverosimile un'alleanza con il centrodestra dal momento che nella lista di Piras erano confluiti candidati vicini all'area della sinistra. Risultato: centrodestra e Movimento cinque stelle non potranno contare sull'aiuto dei "parenti acquisiti" per l'ultimo sforzo. C'è da dire che il "pacchetto" degli sconfitti rappresenta circa il 20 per cento dell'elettorato. E che questa percentuale è superiore al nove per cento che divide Sabrina Licheri (M5s) da Antonio Scano (coalizione di centrodestra composta Proposta civica, Riformatori, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega-Psd'Az). Tutto questo secondo la politica fatta con la calcolatrice. Ma la realtà potrebbe essere molto diversa da quella ipotizzata a tavolino. E i due candidati stanno spendendo le ultime energie quasi ripartendo da zero.

Scano, chiamato a rincorrere, non trascura né l'anima urbana, né quella agricola di Assemini: dai quartieri di Montelepre e di Piri Piri al mercatino dei prodotti delle campagne andando a confrontarsi con gli agricoltori. Licheri, nonostante il vantaggio, sta continuando a girare Assemini per fare conoscere il suo programma. A piedi, ma come è accaduto nei giorni scorsi, anche con una biciclettata. L'obiettivo dei due candidati è chiaro: dando per scontata la conferma delle decisioni degli elettori del primo turno, si punta a convincere gli indecisi e chi ha più che una mezza idea di lasciare Assemini dalla mattina presto per andare al mare.

I numeri della puntata precedente: 4.983 voti per Licheri con il 44,75 per cento delle preferenze. Mentre Scano di voti ne ha preso 3962 con una fetta del 35,58 per cento. Vantaggio netto, ma non è come il primo e il secondo tempo di una partita dei Mondiali: al ballottaggio si può parlare anche di più o meno favoriti ma la sfida ricomincia comunque dallo zero a zero.

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