La Nuova Sardegna

Centinaio: più export per rilanciare l’agricoltura

di Umberto Aime

L’esponente della Lega sottolinea «l’eccellenza dei prodotti ma scarsa varietà» Sul turismo: Sardegna da promuovere, può diventare la regina del Mediterraneo

23 giugno 2018
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ASSEMINI. Dalle sue parti, Pavia, è soprannominato il guerriero, ma Gian Marco Centinaio, neo ministro all’agricoltura e tra breve anche al turismo, dichiara da subito di essere più affezionato all’autobiografico «leghista sin dal primo vagito». Da sempre nel cerchio magico di Salvini, il Giamma, diminutivo che gli piace molto, ha preso la tessera del Carroccio che aveva 19 anni, e oggi ricorda: «Ho fatto moltissima gavetta, prima di entrare nel governo». Ad Assemini per sostenere al ballottaggio il candidato sindaco del centrodestra, Antonio Scano, Centinaio è orgoglioso anche di essere «il primo uomo del contratto gialloverde a sbarcare in Sardegna». Poi di aver chiarito «bene i rapporti con Di Maio» dopo avergli dato dell’incapace a gennaio, e infine essere dimagrito, meno 22 chili, in pochi mesi.

Dev’essere stato un bel sacrificio, la dieta?

«No, quello vero è lavorare ogni giorno, mattina e sera, per cancellare i danni che hanno fatto i miei due precessori del Pd, Martina e Franceschini».

Sono stati così devastanti?

«Il primo ancora non ho capito cosa abbia fatto per far crescere l’agricoltura italiana in Europa. L’altro, al massimo, ha nominato un radiologo sottosegretario al turismo».

C’è molto da ricostruire.

«Meglio, c’è tutto da costruire. Soprattutto in Sardegna, che dal centrosinistra è stata abbandonata. Dall’agricoltura ai trasporti, ha fatto gran poco».

In venti giorni, invece, ha trovato la bacchetta magica?

«Ho chiesto al mio staff di preparami subito un dossier sull’agricoltura sarda e sul perché non riesca ancora, come dovrebbe, a esportare le eccellenze. Presto convocherò il presidente della Regione, per mettere a fuoco i problemi e soprattutto le soluzioni».

Quali?

«I prodotti di questa meravigliosa isola italiana sono ancora poco conosciuti nel mondo. Quindi, dobbiamo sfruttare al massimo i vostri emigrati come testimonial».

Ma questo è marketing.

«Lo è e non mi sembra da buttare via. I margini di crescita dell’agricoltura sarda sono enormi. So che qui la qualità è eccellente, ma ci sono due problemi: varietà e quantità. Bene, daremo i finanziamenti per far crescere i consorzi e sfruttare al massimo i terreni».

Oltre la monocultura del Pecorino romano, quindi?

«Non c’è dubbio, ma anche sul prezzo del latte punto a una tutela maggiore dei piccoli produttori. A proposito, hanno ragione quando denunciano che i contributi europei arrivano in ritardo. Interverrò».

Sono agricoltori e allevatori che vivono nell’incubo di possibili dazi americani.

«Le barriere commerciali non servono. L’Europa convincerà Trump che sull’agricoltura non può gravare una supertassa dall’altra parte del mondo».

A proposito di costi in più, c’è il nostro caro trasporti.

«Purtroppo lo so. Oltre a darvi una mano per la continuità territoriale, lavorerò molto perché sia riconosciuta anche quella a favore delle merci».

La soluzione potrebbe essere l’esenzione fiscale.

«Da mesi la Lega e il Psd’Az hanno allo studio un dossier sulla zona franca. Quando saremo certi che potrebbe essere la soluzione, c’impegneremo per realizzarla».

Darete una mano alla Regione contro la peste suina?

«È materia di competenza del ministero della salute, ma voglio che anche su questo la Sardegna sia sdoganata in Europa».

Martedì avrà anche la delega per il turismo.

«Esatto e tutti sappiamo che il turismo è la vostra ricchezza. Dev’essere un moltiplicatore sociale ed economico».

Come?

«Da tour operator in aspettativa, dico: fatevi conoscere più nel mondo. Avete tutto per essere la Regina del Mediterraneo. Un secondo consiglio? Non costruite altro».

Attenzione al salto: sui migranti dice?

«Che Salvini ha ragione e l’Europa solo torto. Io gli darò una mano, rivedendo la legge contro il caporalato, così com’è non funziona»,

Buttiamola in politica. Ad Assemini i Cinque stelle sono gli avversari.

«Il contratto, a Roma, è una cosa a parte. Per il resto siamo ancora di e nel centrodestra».

La Lega è esplosa nei consensi anche in Sardegna.

«Con il Psd’Az andiamo alla grande e di sicuro correremo insieme alle Regionali»

State per divorarvi Forza Italia.

«Sarà per la dieta, ma se il Giamma volesse divorare qualcosa, azzannerebbe più volentieri il Pd».

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