La Nuova Sardegna

Corda, M5s: adesso pacifista, col Pd stava zitto

Corda, M5s: adesso pacifista, col Pd stava zitto

Rwm, deputata contro il presidente: solleva il problema solo ora che c’è Conte. All’attacco anche l’Udc

10 luglio 2018
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SASSARI. Il Pigliaru in versione pacifista non convince il Movimento 5 stelle, che lo accusa di avere sollevato il problema solo ora che è cambiato il governo. «Incredibile tempismo del presidente Pigliaru – attacca la deputata Emanuela Corda –. Ha aspettato l’insediamento del nuovo governo per chiedere la riconversione della fabbrica di bombe di Domusnovas e l’applicazione di una risoluzione europea di un anno e mezzo fa. Nella scorsa legislatura in cui il Movimento 5 Stelle si è esposto per chiedere alla ministra Roberta Pinotti più trasparenza e chiarezza nella vendita di armi a paesi come l’Arabia Saudita coinvolti in conflitti bellici come quello in Yemen, non abbiamo mai sentito alzarsi la sua voce; sembra quasi che per la Regione il problema sia nato solo adesso con la ministra Trenta. Evidentemente la campagna elettorale alle porte ha risvegliato dal torpore il Governo regionale che sta facendo la voce grossa a sette mesi dal voto». Al di là delle critiche a Pigliaru, Corda sostiene che «il problema esiste e andrà affrontato con una più giusta interpretazione della legge 185/90 senza trascurare l’aspetto occupazionale che in questo caso diventa emergenziale visto che ci sono in ballo tanti posti di lavoro».

Dal centrodestra, invece, fa sentire la sua voce il consigliere regionale Gigi Rubiu, Udc, che invita la Regione a non intralciare l’intenzione della Rwm di ampliare il proprio stabilimento. «Il mancato parere favorevole al piano di ampliamento rischia di trascinare nel baratro oltre 350 famiglie, senza peraltro contare l’indotto attorno allo stabilimento – attacca –. Ancora una volta la giunta ostacola gli investimenti di una delle poche realtà produttive sul territorio. È in gioco il destino di centinaia di giovani, che potrebbero restare senza lavoro. Troppo facile –ipotizzare una riconversione. È indubbio che tutti vorremmo un mondo senza conflitti, ma siamo anche convinti sostenitori del lavoro e dello sviluppo. La Rwm è una realtà che negli anni si è dimostrata rispettosa dell’aspetto ambientale del territorio. Il blocco all’ampliamento potrebbe tradursi in una perdita devastante per l’economia del Sulcis».

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