La Nuova Sardegna

Bufera alla Croce rossa rimossa la presidente regionale

di Eleonora Caddeo
Bufera alla Croce rossa rimossa la presidente regionale

Le accuse: avrebbe manomesso un verbale e ordinato di eliminare documenti. Il Consiglio direttivo nazionale ha nominato un commissario per sei mesi 

29 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Bufera alla Croce rossa: la presidente regionale è stata rimossa dall’incarico ed è stato nominato un commissario. Abuso d'ufficio e sostituzione di atti: sono queste le motivazioni che hanno indotto il direttivo nazionale ad assumere il grave provvedimento nei confronti di Giovanna Sanna, 47 anni, nuorese, responsabile di un "modus agendi grave e non tollerabile". Il comitato Sardegna è stato affidato in via provvisoria al commissario Sergio Piredda, oristanese, 55 anni, già comandante del corpo militare volontario della Cri.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17104523:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17104523:1653501391/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

La delibera numero 92 del 13 luglio, l’ atto formale con cui il direttivo nazionale esautora la ormai ex presidente, è figlia di una segnalazione: una relazione partita lo scorso 3 giugno dalla segreteria sarda della Croce rossa italiana e da un dipendente, con qualifica di officer governance, del comitato regionale: nella segnalazione si dava conto di un comportamento da parte della Sanna considerato non compatibile con il codice etico dell'associazione.

Argomenti della contestazione, e causa del successivo allontanamento dall'incarico, sono il tentativo di manomettere un verbale, datato 19 giugno 2016 e contenente l'atto costitutivo del centro di formazione di Bosa, e la cancellazione di una email dall'account istituzionale del comitato sardo, inviata dal dipendente, e avente come oggetto "Acquisizione atti".

Non sono chiari gli avvenimenti alla base della vicenda, né per quali e quanti aspetti dell’atto costitutivo l’ex presidente abbia deciso di intervenire attraverso modifiche al verbale. Giovanna Sanna, raggiunta telefonicamente, non ha voluto rilasciare dichiarazioni che potessero aiutare a chiarire la sua posizione nella delicata vicenda. Parlerà per lei, nelle sedi opportune, il suo avvocato, a cui affiderà l’incarico per tutelare la sua immagine e la sua dignità danneggiate dalle accuse che le sono state mosse.

Leggendo gli atti ufficiali, emerge che le contestazioni mosse alla Sanna dall’assemblea regionale, e successivamente dal direttivo nazionale, riguardano il verbale dell'assemblea del 19 giugno 2016, e una mail del 31 maggio, inviata da un dipendente, e le cui tracce sarebbero state cancellate dalla ex presidente. Il verbale, tirato in causa dalla ex presidente durante l'assemblea del comitato regionale dello scorso 24 maggio relativamente all'istituzione del centro di formazione di Bosa e annullato quattro giorni dopo, era differente da quello verbalizzato e inoltrato nel 2016 agli allora presidenti. Un testo mancante di una votazione assembleare citata dalla Sanna il 24 maggio come giustificazione della delibera di istituzione e regolamentazione interna del centro di formazione.

Quali siano i motivi dietro al tentativo di alterazione e cancellazione di questi atti non è dato sapere: fonti vicine al comitato non sanno dare una spiegazione ma parlano di un grossolano quanto inspiegabile errore, troppo macroscopico per sembrare regolare. Discordante il parere di quelli che, vicini alla Sanna, sostengono la tesi del complotto contro la ex presidente, non più amata nelle sedi regionali della Croce rossa, e, sembrerebbe, non più nelle grazie del direttivo nazionale.

Proprio il direttivo ha valutato il comportamento dell’ex presidente “pregiudizievole nei confronti del rapporto fiduciario instaurato con i volontari, la comunità di utenti e tutta l’Associazione, arrecando un danno all’immagine e alla credibilità” della Croce rossa. Con l’obiettivo di garantire l’operatività del comitato regionale, il Consiglio direttivo nazionale all’unanimità ha deciso di procedere al commissariamento affidando l’incarico a Sergio Piredda. Il neo commissario avrà due mesi di tempo per redigere una relazione sulla situazione della Croce rossa nell’Isola. Il commissariamento durerà sei mesi, alla scadenza ci saranno le elezioni del nuovo Comitato regionale.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative