La Nuova Sardegna

Una spiaggia dedicata a Samuele, il bimbo morto a Genova

di Silvia Sanna
Samuele Robbiano con i genitori Roberto ed Ersilia, morti nel crollo del ponte a Genova
Samuele Robbiano con i genitori Roberto ed Ersilia, morti nel crollo del ponte a Genova

L’iniziativa di un sassarese dedicata al piccolo vittima del crollo del ponte. «Doveva venire in vacanza in Sardegna, Pigliaru realizzi il suo sogno»

16 settembre 2018
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SASSARI. Otto anni, la sensazione che niente di brutto ti possa accadere, la sicurezza di avere accanto mamma e papà che ti proteggono sempre. Samuele nelle foto sui social sorride e certamente era allegro anche quella mattina quando in auto con i genitori Ersilia e Roberto andava a pranzo dai nonni. Samuele era felice perché un suo grande sogno si stava per realizzare: la vacanza in Sardegna, quell’isola vista solo su internet, nelle fotografie, descritta dai racconti di chi la conosceva, che lui già tanto amava.

Samuele Robbiano e la sua famiglia il 14 agosto sono volati giù dal ponte Morandi che crollava. Lui, la mamma Ersilia e il papà Roberto sono tre delle 43 vittime di quel giorno che resterà scolpito per sempre nella memoria. Ogni vittima ha una sua storia. Quella di Samuele, il più piccolo, e dei suoi genitori ha a che fare indirettamente con la Sardegna.

«Voleva venire nella nostra isola, era questo il suo sogno. Da sardo vorrei che questo desiderio del piccolo Samuele venisse in qualche modo realizzato».

Mario Pingerna, commercialista sassarese, padre di due bambine più o meno coetanee di Samuele, non è rimasto con le mani in mano: «Ho deciso di provare a fargli raggiungere la sua meta». Per questo a un mese dal crollo del ponte ha avviato una petizione sulla piattaforma change.org dal titolo “una spiaggia in nome di Samuele”: destinatario è il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru. Spiega Pingerna: «Samuele e la sua famiglia stavano per partire in vacanza, destinazione la nostra isola. Mi piacerebbe che una spiaggia, un litorale, una cala o un qualsiasi punto turistico prendesse il nome del piccolo Samuele per coronare il suo sogno e quello della sua famiglia». E poi aggiunge: «Da babbo di due bimbe che hanno la sua età questa storia mi ha preso il cuore. So cosa significhi la felicità dei bambini alla vigilia della loro vacanza. Non vedono l’ora di raggiungere quella destinazione. E se la meta di Samuele era la Sardegna – aggiunge il commercialista – io vorrei che la raggiungesse. Sarà il nostro angelo custode da lassù».

L’iniziativa di Mario Pingerna e il suo appello sui social “aiutatemi a diffondere questa petizione” hanno fatto subito il pieno di consensi. Tanti i commenti commossi, i pensieri gentili nei confronti di Samuele e dei suoi genitori. Una bella famiglia che come tanti quel giorno si è trovata nel posto sbagliato, in una strada percorsa tante volte, forse senza alcuna paura. In poche ore sulla piattaforma online sono state raccolte 170 firme: l’obiettivo è arrivare a quota 200 e poi chiedere al presidente Pigliaru di attivarsi per realizzare il sogno del piccolo Samuele.

Un bambino vivacissimo, con gli occhi che brillavano. A lui, che tanto amava la nostra isola senza esserci stato neppure una volta, certamente sarebbe piaciuta questa iniziativa, figlia della sensibilità e della voglia di non dimenticarlo.

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