La Nuova Sardegna

La Lega: la fuga dei giovani è colpa dell’Europa

La Lega: la fuga dei giovani è colpa dell’Europa

Il dato sardo è in controtendenza ma per i responsabili del Carroccio il numero è ancora troppo alto

12 novembre 2018
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SASSARI. I giovani sardi continuano a vedere i Paesi stranieri come la terra promessa, ma per la prima volta dopo 10 anni la loro fuga verso l’estero conosce una frenata. Quasi il 10 per cento in meno rispetto all’anno scorso. Ancora troppo poco per la Lega, che, prendendo spunto dall’approfondimento della Nuova, attacca l’Europa e i governi precedenti di centrosinistra e annuncia interventi per favorire la permanenza nell’isola dei giovani. «I dati relativi all'occupazione giovanile in Sardegna sono preoccupanti, in particolare quelli che riguardano la cosiddetta fuga dei giovani all'estero – dichiarano in una nota il deputato Andrea Crippa, segretario federale della Lega giovani, e Andrea Piras, il coordinatore dei giovani sardi del Carroccio –. Questo fenomeno non può essere sottovalutato ed è il risultato di politiche sbagliate dell'Europa, che pensa più alla grande finanza che ai giovani, e di governi precedenti i cui ministri dicevano agli under 30 di giocare a calcetto anziché inviare curriculum».

I giovani della Lega sostengono che per invertire il trend occorra «garantire nuove opportunità per le nuove generazioni, affinché possano restare sul territorio e realizzare il proprio percorso lavorativo e imprenditoriale. Da parte nostra l'attenzione su questo aspetto è massima, così come l'impegno per cambiare le cose: è nostra intenzione promuovere l'introduzione del salario minimo garantito a margine della manovra, così da contrastare il precariato, e venire incontro alle imprese che assumono giovani attraverso la riduzione del cuneo fiscale e l'abbattimento della burocrazia. Servono misure per agevolare le aziende che puntano sui ventenni e sui trentenni e per sostenere i giovani, non con l'assistenzialismo, ma nella ricerca di un'occupazione e per l'avvio di nuove imprese».

Nel 2017 sono 2.706 i sardi che hanno lasciato la Sardegna, quasi tutti giovani, ma sono in aumento anche gli over 50. Un dato inferiore a quello del 2016, quando furono quasi 3mila i sardi “costretti” a espatriare. Un trend negativo iniziato nel 2008, quando i sardi iscritti all’Aire - l’anagrafe degli italiani all’estero - erano 93mila, mentre oggi sono 117mila. In dieci anni, insomma, 24mila sardi hanno deciso di trasferirsi oltre confine. La meta più gettonata è la Germania con 32mila sardi, seguita dalla Francia, a quota 24mila, e dal Belgio, con 13mila. (al.pi.)

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