La Nuova Sardegna

La giunta: sì al referendum contro lo stop dei ministri

La giunta: sì al referendum contro lo stop dei ministri

Via libera alla proposta del sindaco Bruno dopo la bocciatura della 4 corsie Le associazioni di categoria: schierati in prima linea al fianco delle istituzioni

20 novembre 2018
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ALGHERO. Via libera dalla giunta comunale di Alghero al referendum consultivo promosso dal sindaco Mario Bruno per mantenere a quattro corsie tutto il tracciato della nuova statale Sassari-Alghero, la cui realizzazione era stata avviata diversi decenni fa. Questa la risposta politica allo stop arrivato da Roma per l’ultimo tratto della strada che i due ministeri competenti, Ambiente e Mibac, vogliono a due corsie per contenere l’impatto ambientale dell’infrastruttura. La delibera è stata approvata all’unanimità all’interno del presidio attivato da domenica presso l’innesto della “quattro corsie” e diventato la sede temporanea di sindaco e giunta ma anche di tutte le forze politiche, sociali e produttive che sostengono la volontà di veder completata la Statale 291 secondo il precedente tracciato. La data del referendum verrà fissata dal consiglio comunale che dovrebbe riunirsi il prossimo 30 novembre. Il regolamento invece verrà istruito da subito dalla competente commissione prima di approdare in aula.

La protesta dell’amministrazione comunale ha raccolto le adesioni del mondo politico, sindacale e produttivo del territorio. A fianco del sindaco Mario Bruno si è schierato immediatamente il collega di Sassari Nicola Sanna, ma anche una delle prossime “competitor” alle elezioni amministrative di primavera, Gabriella Serra, candidata per “Energie per l’Italia” secondo la quale «il nord-ovest della Sardegna ha bisogno di questa strada e serve che venga finita a quattro corsie. E serve ad Alghero quanto a Sassari. L’analisi costi-benefici tanto decantata dai grillini evidentemente non è stata attenta e infatti non tiene nel dovuto conto il valore della vita umana che con una strada a due corsie, proprio nel finale del percorso, è chiaramente messa a repentaglio».

Ferma la presa di posizione delle organizzazioni di categoria del comparto turistico. I rappresentanti di Federalberghi provinciale Stefano Visconti, di Lorenzo Carboni presidente territoriale di Faita ( Federcamping), di Marco Di Gangi, presidente del Consorzio turistico “Riviera del Corallo” e dell’associazione dell’extra alberghiero Domos, di Giancarlo Piras presidente del Consorzio del Porto di Alghero, di Massimo Cadeddu presidente locale di Confcommercio e di Maria Amelia Lai e Antonio Stellato, rispettivamente presidenti provinciale e cittadino di Confartigianato, che si dicono pronti «a schierarsi in prima linea a fianco delle istituzioni coinvolte, a iniziare dal Comune di Alghero, per sostenere ogni azione tesa a garantire il superamento di tutti gli ostacoli burocratici e per consentire il completamento dell’infrastruttura stradale, considerata strategica per il territorio». Pronti alla protesta anche i rappresentanti dei lavoratori aderenti alla Feneal-Uil (edili) secondo i quali «è ora di dire basta ai “no”. Noi diciamo “no ai no” di chi non vuole infrastrutture indispensabili per creare sviluppo e dare opportunità di lavoro».

Ma non sono mancate neppure le polemiche politiche. Il centrodestra in consiglio comunale accusa il sindaco Mario Bruno e la sua coalizione di protagonismo e di avere attivato il presidio «in totale silenzio», come sostengono i consiglieri comunali Piras, Salaris, Camerada, Pirisi, Pais, Pulina, Marino e Oggiano. «Mai in riunione si è parlato di presidi o manifestazioni, le quali potevano essere eventualmente anche concordate e condivise – continuano, criticando l’iniziativa senza la condivisione del consiglio – in fase di redazione della risoluzione si è proprio eliminata la possibilità del referendum». (p.s.)

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