La Nuova Sardegna

Matteo Salvini a Olbia: "Da marzo la Lega governerà la Sardegna"

Salvini a Nuoro riceve in dono un bronzetto nuragico
Salvini a Nuoro riceve in dono un bronzetto nuragico

Il vicepresidente del consiglio dei ministri nell'isola per un tour politico che proseguirà a Nuoro, Tortolì, Villasimius e Cagliari

22 novembre 2018
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OLBIA. «Da marzo sarà la Lega a governare la Sardegna». È la promessa di Matteo Salvini agli iscritti e simpatizzanti che lo hanno accolto alla stazione marittima di Olbia. «Metteremo al centro le persone - ha chiarito - diremo come si fa a risparmiare sulla sanità. E metteremo un argine agli immigrati». «Per chi governa ora la Sardegna - ha attaccato - l'Isola va ripopolata con gli immigrati, che poi non possono mangiare il porcetto, non si può fare il presepio, non si può appendere il crocifisso: ma stai a casa tua». Questo e altro ha detto Salvini leader della Lega e ministro dell'Interno al suo pubblico nella prima tappa della due giorni dedicata alle elezioni sarde, i due appuntamenti del 2019 con le europee e poi a febbraio le elezioni regionali. Dopo Olbia Salvini proseguirà per Nuoro e Tortoli e arriverà poi a Villasimius e in tarda mattinata domani 23 novembre a Cagliari.

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Sui trasporti marittimi tra la Sardegna e la Penisola: «Dal Governo centrale decine di milioni di euro a chi gestisce i traghetti e dal giorno alla mattina li cancellano. Colpa anche di chi ha fatto in modo che l'autonomia resti sulla carta».

E a proposito dei dissapori del Governo col commissario europeo agli Affari economici sui temi del debito pubblico, della manovra economica, della gestione dei migranti: «Se c'è qualcuno che non sta rispettando i patti è proprio la Commissione europea: Moscovici è pagato per aiutare gli italiani e non per insultarli». «Come si permette di dire che siamo venditori di tappeti, che non tornano i conti, che chiediamo l'elemosina quando noi diamo cinque miliardi a all'Europa», attacca il leader della Lega. «Noi italiani gli paghiamo lo stipendio, sono stufo che da Bruxelles e Parigi arrivino insulti non a Salvini, ma a sessanta milioni di italiani».

Sulla lotta alla criminalità organizzata: «A Roma sono state abbattute le villette dei Casamonica che erano lì da trent'anni. E domani 23 novembre a Villasimius consegneremo ai carabinieri una villa che era dei mafiosi».

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E a proposito delle accuse di razzismo che gli vengono mosse: «Qualche fenomeno di sinistra parla di razzisti carogne: razzisti loro, per i quali gli stranieri vengono prima dei sardi e degli italiani. A Cagliari hanno imbrattato la nostra sede, vedono fascisti e nazisti dappertutto. Se diciamo prima i sardi non è razzismo è buon senso. Se ho poche risorse, poche case popolari, pochi sussidi, prima li do a un sardo e a un italiano».

Al suo arrivo a Nuoro Salvini è stato contestato da un gruppo di manifestanti con le bandiere di Potere al popolo che hanno innalzato cartelli con la scritta "Mai con Salvini" e intonato il canto partigiano 'Fischia il vento'. Il presidio di protesta, tenuto a distanza dal palco, è stato guardato a vista dalle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.

I sostenitori invece dopo averlo applaudito gli hanno donato un bronzetto nuragico

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