La Nuova Sardegna

Massimo Zedda si candida per la presidenza della Regione

Massimo Zedda a Milis
Massimo Zedda a Milis

La conferma a Milis: "Disposto a mettermi a disposizione della Sardegna e dei sardi e a partecipare alle primarie"

24 novembre 2018
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MILIS. Massimo Zedda scende in campo. Il sindaco di Cagliari stamane 24 novembre a Milis ha annunciato che si candida alla presidenza della Regione e parteciperà alle primarie. Nell'assemblea a palazzo Boyl ha detto: "Sono disposto a mettere la mia persona a disposizione della Sardegna e dei sardi e a partecipare alle primarie".

Come sottolineato nei giorni scorsi, Zedda ha  raccolto oggi i sindaci che hanno sollecitato la sua candidatura, non i partiti amici e quelli che potrebbero far parte della coalizione. "La mia candidatura _ ha più volte sottolineato _ deve partire dalla gente, dalle associazioni e non dalle segreterie".

Lavoro, sanità, promozione turistica, istruzione, il gap dei trasporti e i collegamenti interni, ambiente, sostenibilità e sicurezza. Ecco, in quest'ordine, i temi che Massimo Zedda promuoverà nella sua campagna in vista delle regionali. «Attorno a lavoro e sviluppo si costruiscono tutte le altre azioni», ha detto a Milis. Poi vengono la continuità aerea e marittima, e la tutela della salute.

«Possibilmente è meglio avere meno utenti nelle strutture sanitarie, più che pensare a come ridimensionarle, capire come arginare il fenomeno della difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie, con un'educazione alla vita sana, un'educazione alimentare». Sul turismo, «bisogna cogliere gli elementi di possibilità di cresciti presenti nei territori, penso alle zone minerarie». Un passaggio su integrazione sociale e lotta alla povertà che però «devono costruire percorsi di emancipazione, altrimenti assistiamo le stesse famiglie per generazioni. Dobbiamo costruire percorsi di autonomia e indipendenza delle persone».

Sull'istruzione, Zedda sostiene che «la situazione è drammatica, i dati sull'abbandono scolastico sono in miglioramento lieve e in questa direzione bisogna continuare». Per quanto riguarda le situazioni di svantaggio che riguardano trasporti e collegamenti interni: «Strade e ferrovie devono collegarci, consentendo a chi vive nell' oristanese o nel nuorese e che lavora a Cagliari di tornare in tempi ragionevoli dove si vive». Infine la sicurezza: «C'è chi la pone come primo tema soffiando sulle paure. Io dico che non c'è sicurezza se non c'è lavoro e sviluppo. La sicurezza si ottiene quando le persone sono impegnate nel lavoro»

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