La Nuova Sardegna

L’Agenzia delle entrate fornisce il software

L’Agenzia delle entrate fornisce il software

La novità della fatturazione elettronica interessa non tutti i titolari di partite Iva ma solo la metà, quelli che rientrano nel regime ordinario. Ne sono esclusi coloro che sono in regime...

05 dicembre 2018
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La novità della fatturazione elettronica interessa non tutti i titolari di partite Iva ma solo la metà, quelli che rientrano nel regime ordinario. Ne sono esclusi coloro che sono in regime forfettario e i vecchi “minimi” (soglia fino a 65mila euro), agricoltori in regime speciale e aziende che operano con non residenti; rinvio per esercenti che operano solo con consumatori emettendo scontrini, ad esempio i barbieri. Un vademecum dell’Agenzia delle entrate spiega il da farsi, utilizzando il software da essa fornito (Sdi, Sistema di interscambio) e una Pec. Nella documentazione digitale vanno inseriti gli stessi dati di quella cartacea, più l’indirizzo telematico del cliente o Pec per le partite Iva per l’invio. Il cliente potrà accedere a una sorta di casella nella quale saranno allocate tutte le fatture che lo riguardano, non è escluso possa ricevere anche un promemoria su carta ma la vera fattura sarà quella elettronica. Il Sistema effettua un controllo sull’esistenza dei dati personali di fornitore e cliente e archivia la pratica con una ricevuta di recapito. C’è chi afferma che sia tutto sostanzialmente semplice, ma nel mondo dei consulenti del lavoro, ad esempio, c’è grande allarme per la paura che le piccole strutture, sia individuali che sotto forma di studi professionali, possano restare “strozzate” da questa nuova serie di adempimenti. E poi il problema del digital divide, i problemi di connessione alla banda larga che affliggono parecchie aree dell’isola. Impensabile immaginare che chi opera in quelle zone ancora così poco servite possa agire secondo i dettami dell’Agenzia delle entrate. C’è chi chiede di evitare in estremi quello che potrebbe rivelarsi un disastro, come l’ordine nazionale dei commercialisti, che annunciano manifestazioni e possibili class action per non mettere a repentaglio imprese e sistema economico. (a.palm.)

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