La Nuova Sardegna

La Cgil: troppi gli Isee da presentare, risorse insufficienti ai Caaf

La Cgil: troppi gli Isee da presentare, risorse insufficienti ai Caaf

Richieste cresciute del 6% e destinate ad aumentare ancora. Chiesto un incontro a Inps e ministeri

23 dicembre 2018
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CAGLIARI. Le richieste di Isee sono in continuo aumento e tutto lascia pensare che il 2019 ci sarà un ulteriore boom. Ma i Caaf, che svolgono questo prezioso servizio in convenzione con l’Inps permettendo ai cittadini di accedere a diverse agevolazioni e assistenza sociale, rischiano di trovarsi in grossa difficoltà per il nuovo anno a causa della carenza di fondi. A lanciare l’allarme è la Cgil, rilevando il fatto che, nonostante l’incremento delle richieste – in Sardegna oltre il 6 per cento in più nell’anno in corso (erano 21.658 nel 2017 e a oggi sono 23.100) – le risorse destinate dal governo nazionale sono del tutto inadeguate e c’è ancora molta incertezza sulle previsioni della legge di bilancio 2019, come ben si può intuire seguendo le cronache politiche di questi giorni.

«I finanziamenti sono risicati – ha detto il responsabile regionale del Caaf Cgil, Massimo Puxeddu – mentre aumenta il numero di prestazioni che vengono erogate in base all’Isee e dei cittadini che si rivolgono ai nostri uffici in tutta l’Isola». E lo sarà ancora: in base alle disposizioni nazionali occorrerà presentare la documentazione Isee – ricorda la Cgil – per bonus bebè, cultura, reddito di cittadinanza, incentivi per l'assunzione di lavoratori nelle regioni del Mezzogiorno, fondo per la gratuità della ristorazione nella scuola primaria statale o per la promozione dello studio all'estero, assegno sociale e altre agevolazioni.

Si tratta di un lungo elenco che testimonia come ci sia una incongruenza tra la mole di lavoro di cui i Caaf si dovrebbero ulteriormente far carico e l’insufficiente copertura finanziaria che già quest’anno non riuscirà a coprire interamente i costi vivi. Inoltre l'Isee, che vale normalmente 12 mesi, avrà eccezionalmente una doppia scadenza, una il 15 gennaio 2019 (scadenza 2018) e l'altra il 30 agosto 2019, per cui i cittadini dovranno richiedere la documentazione due volte nello stesso anno.

Per queste ragioni la consulta nazionale dei Caf ha chiesto un incontro all’Inps e ai ministeri del lavoro e dell’economia: «I Caaf – ha concluso Massimo Puxeddu – potranno continuare a presidiare il territorio svolgendo un servizio per lo Stato e la pubblica amministrazione solo se verranno messi nelle condizione di operare con la consueta efficacia, per la quale sono necessarie adeguate coperture economiche». (a.palm.)

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