La Nuova Sardegna

Pensionati, sit in davanti alle prefetture

Pensionati, sit in davanti alle prefetture

Domani mobilitazione dei sindacati contro la manovra del governo nazionale

27 dicembre 2018
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SASSARI. Non piace ai sindacati confederali dei pensionati una manovra del governo nazionale «che fa cassa – affermano – sul potere d’acquisto delle pensioni di chi ha versato regolarmente i contributi per 40 e più anni». Per questo motivo è in programma domani in tutta Italia la prima delle mobilitazioni unitarie che ha come protagonisti i pensionati: l’appuntamento è dalle 10 alle 12 davanti alle prefetture di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano dove si svolgeranno i presidi unitari Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil pensionati. L’obiettivo è incontrare i prefetti e consegnare una lettera per il presidente del Consiglio.

Per i sindacati «la manovra è un vero e proprio furto sulle pensioni medio-basse che interessa più di 7 milioni di pensionati italiani. In tre anni la manovra sottrae loro 2,5 miliardi di euro intervenendo nuovamente sull’adeguamento all’inflazione – scrivono in un documento – Da gennaio infatti cambia in peggio la rivalutazione delle pensioni rispetto a quella che doveva entrare in vigore con l’accordo che le organizzazioni sindacali avevano concluso con il governo precedente nel 2016. Dopo 8 riforme, dieci interventi sul sistema pensionistico, dopo la Fornero e il bonus Poletti, si doveva tornare a un meccanismo di rivalutazione in grado di tutelare almeno in parte il potere d’acquisto dei pensionati, invece questo Governo fa marcia indietro».

I sindacati ricordano che «il 10 dicembre scorso le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil avevano incontrato il premier Conte e avanzato le loro proposte a sostegno dello sviluppo, degli investimenti, dell’occupazione, dello stato sociale, della previdenza e della formazione scolastica, ricevendo rassicurazioni sul fatto che si sarebbe svolto un costante confronto sulle singole misure. «Prendiamo atto con forte disappunto - denunciano – che la proposta di bilancio 2019 non solo non tiene conto di quell’ impegno ma incide pesantemente sulle pensioni e non attua intese sottoscritte nel 2016 e ribadite dai governi di centrosinistra». E ancora: «Il governo Lega-5 Stelle è ipocrita – dicono i sindacati – perché con una mano sembrerebbe dare, ma con l’altra toglie mettendo le mani nelle tasche dei pensionati e alimentando così schiere di nuovi poveri». Chiedono che sia aperto un confronto sulle proposte avanzate nell’incontro del 10 dicembre scorso e in particolare su «sanità, non autosufficienza, previdenza e fisco per lavoratori e pensionati italiani, i più tartassati in Europa». (a.palm.)

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