La Nuova Sardegna

Punti nascita, Nieddu: «Sì alla deroga»

Punti nascita, Nieddu: «Sì alla deroga»

La commissione sanità pressa l’assessore su Tempio, La Maddalena e Iglesias

22 ottobre 2019
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SASSARI. Una deroga motivata dalle difficoltà di raggiungere l'ospedale a causa delle strade non adeguate. È quanto sollecita la Commissione Sanità del Consiglio regionale, ieri al Paolo Dettori a Tempio Pausania, dove i consiglieri hanno anche incontrato i cittadini del Comitato che chiede la riapertura del servizio nascite. «Spetterà poi all'assessore Nieddu decidere le modalità della richiesta che è solo una delle criticità che abbiamo avuto modo di apprendere con la visita di oggi – spiega il presidente della commissione, Domenico Gallus –. Stiamo lavorando alla richiesta di deroga sui punti nascita – replica l'assessore della Sanità Mario Nieddu –. Chiederemo al governo di escludere dalle regole imposte dal Dm70, ospedali come il Paolo Dettori di Tempio e il Paolo Merlo della Maddalena o i presidi del Sulcis-Iglesiente. Parametri troppo stretti che non tengono conto della nostra insularità e delle criticità di territori complessi, sia dal punto di vista orografico, sia dei collegamenti. Avevamo già avviato con Roma un'interlocuzione informale per capire quale fosse la strada migliore da intraprendere per ottenere un risultato soddisfacente e restituire così i punti nascita ai territori. Purtroppo gli avvicendamenti a livello di governo non hanno facilitato questo percorso». Nel frattempo, mentre la Commissione si appresta a concludere i sopralluoghi a Nuoro e Oristano, l'esponente del Psd'Az Stefano Schirru, componente della commissione, denuncia: «Questa mattina (ieri, ndr) a Olbia abbiamo riscontrato che le ambulanze in servizio 118 sono poche e in cattive condizioni. Soprattutto le medicalizzate. Nel primo pomeriggio, invece, al Santissima Trinità di Cagliari c'erano 12 mezzi in lista d'attesa, ciascuno con un paziente inviato dal 118 e in coda per essere visitato. Una situazione di completo caos, che Areus e la sua centrale operativa dovranno pur spiegare. Nel frattempo, come se non bastasse, anche a Cagliari le ambulanze medicalizzate sono poche e spesso fuori uso».

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