La Nuova Sardegna

Artigiano scomparso si teme per la sua sorte

di Giancarlo Bulla
Artigiano scomparso si teme per la sua sorte

Non si hanno notizie dell’uomo da lunedì. Ritrovato bruciato il suo furgone 

25 ottobre 2019
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ORROLI. Scomparso nel nulla. Nonostante il dispiegamento di forze sono rimaste senza esito le ricerche di Cristian Farris, 27 anni di Orroli, calzolaio. Dell’uomo si sono perse le tracce da lunedì poco prima dell’imbrunire.

Gli ultimi ad averlo visto sono stati alcuni amici che sostengono di averlo incontrato intorno alle 20 mentre si allontanava da un bar del paese del Sarcidano.

La sua presenza sarebbe stata confermata anche dal gestore del locale. I familiari, più stretti, preoccupati, non riescono a spiegarsi i motivi della sua improvvisa scomparsa. L’apprensione della madre Giulia Sulis, del padre Efisio, un pastore di capre, del fratello Walter e della sorella Vanessa, è cresciuta in modo esponenziale dopo che i carabinieri della stazione di Escalaplano hanno trovato la carcassa bruciata del suo furgone Iveco Daily, dato alle fiamme, nelle campagne di Escalaplano, in località Mida a valle del ponte sul Flumendosa e della provinciale 115 che collega Escalaplano con Orroli, in una zona impervia e fuori mano, quasi al limite del confine tra il Sarcidano e l’Ogliastra .

All’interno del furgone i militari hanno rinvenuto anche il telefono cellulare bruciato. Le ricerche di Cristian Farris coordinate dal capitano Elias Pasquale Ruiu sono state attivate martedì sera dopo la presentazione della denuncia di scomparsa presentata dalla madre del ragazzo Giulia Sulis al comandante della stazione carabinieri di Orroli.

Un piccolo esercito formato dai carabinieri delle stazioni di Orroli, Nurri, della compagnia di Isili, da familiari e amici, dagli agenti del corpo forestale e di vigilanza ambientale della stazione di Escalaplano, dai volontari di diverse associazioni di protezione civile con l’ausilio di alcuni cani molecolari, si è messo sulle tracce dell’uomo. Le ricerche guidate dalla sala operativa della prefettura di Cagliari hanno battuto inutilmente palmo a palmo tutta la zona dove è stato rinvenuto il furgone bruciato. Controllata con cura anche la tanca in cui Farris andava tutti i giorni per dare da mangiare ad alcuni capi di bestiame, pecore e maiali, che l’uomo alleva.

La madre Giulia Salis per tutto il giorno ha partecipato alle ricerche. «Siamo disperati – afferma con un filo di voce, trattenendo a stento le lacrime –. Chi sa qualcosa parli e ci aiuti a ritrovare sano e salvo Cristian».

Ma la mobilitazione è collettiva. «Sto seguendo minuto per minuto l’evolversi della situazione – sottolinea Antonio Orgiana, il sindaco di Orroli –. Capisco perfettamente l’apprensione dei genitori e dei familiari che è condivisa dalla stragrande maggioranza della popolazione. Siamo una piccola comunità abituata a condividere gioie e dolori. Mi auguro che tutto si risolva positivamente e che Cristian torni presto a casa».

Nel passato del giovane un arresto. Nel 2013 era stato fermato insieme a un coetaneo dai carabinieri della compagnia di Iglesias e accusato di ricettazione, riciclaggio, detenzione e porto abusivo di munizionamento da caccia, porto di arma clandestina, alterazione di arma e porto di coltello di genere proibito. Dopo questo episodio chi lo conosce giura che aveva messo la “testa a posto” e conduceva un stile di vita irreprensibile.

Resta il giallo sulla sorte del giovane, la cui scomparsa resta avvolta nel mistero.

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