La Nuova Sardegna

Spacciava a ricreazione arrestato baby-pusher

di Luciano Onnis
Spacciava a ricreazione arrestato baby-pusher

Cagliari, l’attività era stata segnalata dal preside dell’istituto superiore I “falchi” della squadra mobile lo hanno sorpreso mentre vendeva marijuana

01 novembre 2019
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CAGLIARI . Al suono della campanella della ricreazione uno studente 16enne apriva nel piazzale della scuola il suo mini bazar dello spaccio di hascisc e marijuana. Attorno a lui si creava in breve un capannello di compagni che, anziché con panino o snack, preferivano una rilassante “canna” fatta al volo in quei quindici minuti di pausa delle lezioni. O magari si preoccupavano di fare la scorta per il pomeriggio. Ieri mattina, però, lo stupefacente (in tutti i sensi) mercatino scolastico nel piazzale dell’istituto Ipsia “Meucci” di via Bainsizza è stato interrotto, con la dovuta cautela visto il contesto dell’intervento effettuato in mezzo a qualche centinaio di studenti, dagli agenti del gruppo “Falchi” della squadra mobile, in abiti civili e molto affini all’abbigliamento giovanile. Quando hanno visto dall’altra parte della recinzione dell’istituto che attorno a uno studente, proprio quello “attenzionato”, si era creato il solito capannello di compagni, i Falchi si sono avvicinati senza dare nell’occhio e hanno colto in castagna il giovanissimo spacciatore. Mentre lui veniva invitato a seguire alcuni agenti all’interno della scuola, altri hanno controllato il punto in cui si supponeva venisse nascosta parte della droga da vendere. È finita che nelle mutande dello studente pusher sono stati trovati complessivamente 4 grammi di marijuana, più 261 euro ricavati forse da una precedente attività di spaccio, mentre in terra a un metro di distanza da dove era seduto il venditore c’erano altri 4 grammi dello stesso stupefacente suddiviso in cinque dosi e due bustine contenenti 11 grammi di hascisc. Era la droga che gli rimaneva da vendere e di cui ha cercato di liberarsi, gettandola via, quando si è reso conto dell’avvicinarsi di estranei che, a quel punto, non potevano che essere poliziotti o carabinieri. Sempre con molta discrezione è stato arrestato e su provvedimento del magistrato del tribunale dei minori, dopo averne informato i familiari, accompagnato all’istituto di detenzione minorile di Quartucciu. Gli investigatori erano risaliti al sedicenne dopo un’osservazione che andava avanti da qualche giorno, da quando cioè alla Mobile erano arrivate ripetute segnalazioni da parte del dirigente scolastico e di diversi genitori di studenti che a scuola, in particolare all’ora di ricreazione, indicavano qualcuno fra gli stessi studenti che regolarmente spacciava droghe leggere. Una preoccupazione per il preside e per i genitori degli studenti.

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