La Nuova Sardegna

Un tesoro da 2 miliardi nelle mani di Solinas

di Luca Rojch
Un tesoro da 2 miliardi nelle mani di Solinas

Dopo anni il governatore ha trovato un’intesa col ministero delle Finanze 

05 novembre 2019
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SASSARI. L’isola è un po’ meno lontana da Roma. L’accordo tra la Regione e il governo sulla vertenza entrate è a una svolta. Mancano gli ultimi colpi di lima. Piccoli dettagli e la firma. Qualche giorno per chiudere una delle battaglie più complicate e infinite tra l’isola e lo Stato. Ma il lavoro del governatore Christian Solinas e del sottosegretario all’Economia Antonio Misiani ha portato a una svolta nella vertenza. Svolta che promette di rovesciare una montagna di euro sull’isola.

Indiscrezioni. Per ora non ci sono numeri ufficiali, solo indiscrezioni, ma l’accordo trovato tra la Regione e il governo giallorosso è più ampio della sola vertenza accantonamenti. E trova la sua sostanza, anche economica, con la creazione di un fondo in Finanziaria destinato alla creazione di nuove infrastrutture e alla riduzione del gap legato all’insularità. Un accordo che sarebbe stato messo a punto dalla trattativa portata avanti da Solinas e dall’assessore Fasolino con il sottosegretario Misiani.

Lo sconto. La prima voce riguarda uno “sconto” per la Sardegna, che come tutte le Regioni deve contribuire con proprie risorse al risanamento del debito pubblico. Dal 2020 l’isola avrà uno sconto di 150 milioni di euro. Risorse che resteranno nelle casse della Regione. In pratica la giunta vedrà allineato il suo contributo a quello della Sicilia e questo garantirà un risparmio di oltre 150 milioni di euro all’anno.

Il biennio. Ma nella transazione c’è anche un accordo che riguarda gli accantonamenti per il 2018 e il 2019, finiti anche questi al centro di una battaglia sanguinosa fatta di ricorsi. La Regione aveva tra le mani una sentenza che costringeva lo Stato a raggiungere un accordo per restituire i soldi degli accantonamenti, almeno in parte. E anche in questo caso è stato trovata un’intesa per il riconoscimento di 400 milioni di euro.

Stop al gap. Ma la partita più importante è quella sulle risorse aggiuntive che verranno utilizzate per investimenti destinati a ridurre il gap infrastrutturale. È la partita su cui la Regione ha lavorato con maggiore attenzione. Sono fondi che servono a finanziare un piano straordinario di investimenti, quelli che Solinas aveva presentato nelle linee programmatiche della sua giunta. Non si conoscono i dettagli ma l’intesa si è trovata su una cifra che si aggira oltre 1,5 miliardi di euro. Verranno utilizzati per la manutenzione, il recupero e la ristrutturazione di scuole, strade, immobili di proprietà della Regione, di beni culturali e archeologici. Ma saranno impiegati anche per il patrimonio immobiliare sanitario. E in particolare con queste risorse la giunta vorrebbe portare avanti il progetto di costruire nuovi ospedali a Cagliari, Sassari, Alghero, Carbonia-Iglesias.

La prospettiva. La giunta prevede di utilizzare queste risorse anche per dare gambe e sostegno economico alla Province. Solinas vuole aprire un tavolo anche per definire le compensazioni degli svantaggi strutturali che derivano dall’insularità.

Le dichiarazioni. «È stato un confronto serrato ma leale – spiega Solinas – il cui percorso intendo riferire all’aula del Consiglio regionale nei prossimi giorni prima di partire per Roma, dove conto di sottoscrivere un accordo che chiuderà la partita degli accantonamenti e porterà alle casse regionali importanti risorse anche per un piano straordinario di interventi infrastrutturali. Vogliamo sancire in questo patto l’avvio di un tavolo istituzionale per trovare le compensazioni per rimuovere gli svantaggi strutturali che derivano dall’insularità, anticipando di fatto l’inserimento del principio in Costituzione e restituendo ai sardi la possibilità di godere degli stessi diritti e della stessa intensità di prestazioni degli altri cittadini, senza pagare ancora la diseguaglianza in termini di trasporti, energia, servizi e infrastrutture». Grande soddisfazione e ottimismo anche da parte dell’assessore Fasolino, che ha sottolineato «la responsabilità morale e l’obbligo nei confronti dei sardi di provare in tutti i modi a risolvere una vertenza storica per la Sardegna. Abbiamo lavorato per individuare la migliore soluzione, che parte dal riconoscimento delle somme dovute alla nostra isola e arriva a un patto sul futuro. Sembrava una battaglia impossibile, con caparbietà e impegno siamo a un passo dal portare a casa un risultato che restituisce dignità ai sardi».

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