La Nuova Sardegna

interrogazione dei riformatori 

Areus, convenzione in scadenza A rischio le emergenze-urgenze

Areus, convenzione in scadenza A rischio le emergenze-urgenze

CAGLIARI. La riforma della sanità è annunciata alle porte, ma nel frattempo c’è un via vai di aggiustamenti volanti. Ad esempio sulle liste di attesa, ma anche sul servizio dell’emergenza-urgenza. È...

09 novembre 2019
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CAGLIARI. La riforma della sanità è annunciata alle porte, ma nel frattempo c’è un via vai di aggiustamenti volanti. Ad esempio sulle liste di attesa, ma anche sul servizio dell’emergenza-urgenza. È proprio sull’Areus, l’ex 118, che si concentra l’interrogazione presentata, in Consiglio regionale, da Aldo Salaris, neo capogruppo dei Riformatori. «A fine anno – si legge – scade la convenzione provvisoria firmata a gennaio fra l’Asl unica, le cooperative e le associazioni di volontariato, però non c’è ancora traccia di quella nuova e quindi è alto il rischio che fra poco più di un mese l’intero sistema dell’emergenza non abbia più punti di riferimento neanche sui contributi». I Riformatori, a questo punto, sollecitano l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, a «riprendere il confronto con le associazioni del Terzo settore, che tra l’altro più volte l’hanno richiesto, per evitare che, senza una nuova convenzione, il servizio territoriale finora garantito finisca per bloccarsi».

Liste d’attesa. Da sempre è prprio questo uno dei grandi buchi neri del sistema sanitario regionale: l’infinita attesa per una visita. Per cercare di decongestionare gli ospedali, l’assessorato alla sanità ha firmato un accordo con i sindacati dei medici per aumentare le ore di lavoro nei poliambulatori territoriali. «Abbiamo scelto di valorizzare – sostiene l’assessore – i professionisti che già lavorano in convenzione e presto stabiliremo anche nel dettaglio numero di ore e volume delle prestazioni. Questo cambio di rotta servirà ad evitare che troppi sardi siano costretti a pagare di tasca le visite per evitare attese troppo lunghe e soprattutto riporterà l’assistenza nei territori, riducendo i disagi per le fasce più deboli».

Numero breve. Le aziende sanitarie di Olbia e Carbonia hanno cominciato la sperimentazione dell’«16117». È il numero breve che i cittadini di quelle due Assl potranno chiamare per le cure non urgenti, cioè quando sono affetti da quelle patologie che al pronto soccorso non vanno oltre il «codice bianco». Entro un anno, secondo l’Ats, il servizio dovrebbe diventare regionale ed entrare a pieno regime.



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