La Nuova Sardegna

La Lega: chiudono Lanusei il ministero: non è previsto

La Lega: chiudono Lanusei il ministero: non è previsto

Il deputato De Martini e l’assessore Todde: siamo pronti alla mobilitazione Ma dal dicastero smentiscono: «L’argomento non è all’ordine del giorno»

14 novembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La notizia corre per ore sottotraccia, in attesa di una conferma ufficiale da parte del ministero, ma la mobilitazione è già scattata. «Il dicastero della Giustizia valuta la chiusura del carcere di Lanusei». Almeno queste sono le notizie raccolte dal deputato della Lega Guido De Martini. «Rimbalzano voci non verificate sulla volontà del Ministero della giustizia di chiudere il carcere San Daniele di Lanusei – dice De Martini –. Una manovra analoga era stata già tentata nel 2017 suscitando la fiera opposizione della comunità ogliastrina. La Lega si opporrà in tutti i modi e ribadisce l’importanza che rivestono i presidi locali come ospedale, poliambulatorio, carcere e tribunale per l’Ogliastra tutta».

Sulle barricate anche l’assessore regionale, anche lui in quota Lega, Giorgio Todde. «Tentano ancora di chiudere un presidio su questo territorio – dice Todde –. Non lo permetteremo. È chiaro il tentativo di portare via tutto dall’Ogliastra. Senza carcere anche il tribunale diventa inutile. Poi gli ospedali e tutti i servizi. Si vuole creare il deserto in questo territorio, ma non lo permetteremo».

Già nel 2017 era stata avanzata l’ipotesi della chiusura del carcere da parte del Ministero, che aveva dirottato i fondi per la messa a norma della struttura «perché oggetto di probabile dismissione».

Ma la rivolta di tutto il territorio aveva di fatto bloccato tutte le ipotesi di chiusura del carcere. Il penitenziario ora ospita oltre trenta detenuti ed è considerato essenziale per mantenere efficiente il sistema giustizia in Ogliastra.

Ma dal ministero della Giustizia in tarda serata arrivano comunicazioni informali. Poche parole, ma che sembrano per ora far rientrare l’allarme: «L’argomento non è all’ordine del giorno».

La schermaglia politica da sola basta a far capire quanto sia alta la tensione nel sistema carcerario isolano. Solo un mese fa era arrivata la denuncia da parte della presidente di Socialismo diritti e riforme, Maria Grazia Calligaris, che il 20 per cento della popolazione carceraria nell’isola è composto da persone in attesa di giudizio, Su oltre 2300 detenuti, 400 sono in attesa di un pronunciamento del tribunale.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative