La Nuova Sardegna

Fondi per i test prevaccinali, i pediatri sardi: un inutile spreco

Silvia Sanna
Fondi per i test prevaccinali, i pediatri sardi: un inutile spreco

La giunta spende 200mila euro. Burioni: esami privi di valore, genitori protestate 

27 novembre 2019
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SASSARI. Duecentomila euro stanziati per rimborsare esami che il ministero della Salute e la comunità scientifica considerano inutili e inattendibili. Non solo: il pediatra che li prescrive compie un atto improprio, perché non giustificato. Nonostante questo, la giunta Solinas, su proposta dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu ha deliberato il trasferimento di 200mila euro del Fondo regionale per il sistema integrato dei servizi alla persona ai 25 ambiti Plus dell’isola, con l’obiettivo di sostenere le famiglie di bimbi della scuola dell’infanzia e primaria sottoposti a test prevaccinali. A degli esami, cioè, che in teoria dovrebbero prevedere una reazione negativa alla somministrazione di un determinato vaccino. Pura fantascienza, secondo il celebre medico Roberto Burioni e l’intera comunità scientifica alla cui posizione l’assessore Nieddu dice di aderire, dichiarando di «non avere alcun dubbio, da medico prima che da assessore, sul fatto che i vaccini rappresentino uno strumento indispensabile per la prevenzione». E allora per quale motivo destinare risorse per dei test inutili e inattendibili? E in questa vicenda a stupire è anche un altro aspetto. Cioé il fatto che la giunta di centrodestra abbia dato gambe a una iniziativa della precedente giunta di centrosinistra che aveva previsto nella scorsa finanziaria lo stanziamento di 200mila euro per i test prevaccinali. Un’iniziativa che l’attuale giunta ha deciso di portare avanti.

Pediatri: inutile spreco. La decisione della giunta ha lasciato di stucco le associazioni di pediatri. «Appena saputo sono rimasto senza parole – dice Bachisio Mostallino, segretaerio regionale Fimp – perché si tratta di un atto privo di senso. Quei 200mila euro non potranno essere utilizzati per lo scopo stabilito perché nessun pediatra del servizio pubblico prescriverà quel tipo di esami. Incapperebbe infatti nel reato di prescrizione impropria perché farebbe spendere senza giustificazione soldi pubblici. E la Corte dei Conti avrebbe qualcosa da ridire». Una situazione al limite del surreale, secondo Mostallino «con i 200mila euro già candidati a diventare un inutile spreco».

Burioni: sardi protestate! A dirlo è anche Roberto Burioni, medico notissimo, divulgatore scientifico e vaccinista convinto: «Uno spreco inaccettabile di denaro pubblico per esami senza alcuna validità scientifica – scrive nella sua seguitissima pagina Facebook – Una vergogna. Sardi, stanno buttando in scemenze i vostri soldi che dovrebbero essere usati per mantenere efficiente il nostro servizio sanitario nazionale. Protestate!».

L’assessore Nieddu. La notizia dello stanziamento delle risorse viene diffusa domenica e l’assessore alla Sanità Nieddu la commenta così: «La misura è rivolta ai bambini che si trovano in condizioni particolari, perché ad esempio affetti da determinate patologie, e per i quali il sospetto che si possano sviluppare reazioni avverse è comprovato». A distanza di 24 ore, i toni e i contenuti sono diversi. L’assessore Nieddu replica alle critiche e spiega che «con la delibera sui rimborsi abbiamo dato attuazione a quanto disposto nell’ultima legge di stabilità. La precedente consiliatura ha previsto – nella legge regionale 48-2018 al comma 29 dell’articolo 8 – che 200mila euro del Fondo regionale per il sistema integrato di servizi alla persona venissero destinati al rimborso degli esami prevaccino. Stiamo quindi dando attuazione alla legge trasferendo le risorse ai Comuni». E poi: «Sorprende e inquieta l’attacco di Pigliaru all’attuale Giunta – con un post sui social, poi rimosso – l’ex presidente dimostra di essersi dimenticato o peggio di non conoscere le leggi approvate dalla sua stessa maggioranza nella precedente legislatura». Pigliaru aveva scritto questo nel post su Fb: «Ma i no vax non erano quelli del M5s?»

I dubbi. Lo stanziamento dei 200mila euro si configura dunque come una azione nel segno della continuità amministrativa tra le due giunte. Considerata l’inutilità dei test, resta da capirne il senso.

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