La Nuova Sardegna

Il Pecorino sardo luccica nella vetrina di New York

Il Pecorino sardo luccica nella vetrina di New York

La Dop isolana a un evento nell’ambito della Settimana della cucina italiana Numeri in crescita: più 4,6% per la tipologia Dolce, più 19,5 per il Maturo

26 novembre 2019
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SASSARI. Un sardo a New York. Una delle Dop sarde del settore lattiero caseario, il Dolce Sardo, ha partecipato nella Grande Mela a un evento promosso dall’associazione “I Love italian food” in collaborazione con l'Aicny, che riunisce i cuochi italiani nella megalopoli Usa. È avvenuto nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, cui ha partecipato la ad altri importanti formaggi italiani.

L’iniziativa è stata lanciata con l’hashtag #Istandwithmadeinitaly (Io sto con le eccellenze italiane) e ha voluto essere anche una risposta del sistema Italia all'italian sounding (l’invasione di prodotti il cui nome richiama il made in Italy) e alla recente introduzione dei dazi da parte dell'amministrazione americana. Un’imposizione che ha penalizzato – tra gli altri – anche i formaggi molli di latte ovino non da grattugia, tra cui c’è anche il Pecorino Sardo Dolce. Il Consorzio presieduto da Antonelo Argiolas e Annalisa Uccella si è rivolto a una platea qualificata di ristoratori e operatori del food e dell’industria alberghiera, rimarcando il forte legame che lega il Pecorino Sardo alla sua zona di origine, ne ha illustrato le principali caratteristiche, il sistema di riconoscimento e rintracciabilità, il marchio e i contrassegni distintivi. È stabilmente presente da qualche anno sul mercato americano soprattutto come formaggio da tavola, sia nella variante dolce che in quella matura e i dirigenti parlano di «un grande potenziale di crescita», motivo per cui di recente hanno depositato e registrato in Usa il marchio.

I numeri prodotti sono confortanti: «Al 30 settembre – spiega una nota – erano state esportate oltre oceano oltre 5.200 forme», sottolineando come «la continuità dell’attività promozionale sia in Italia che sui mercati esteri sta dando senz’altro risultati più che soddisfacenti». Si parla infatti di incremento di produzione per entrambe le tipologie tra gennaio e settembre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, confermando il trend positivo dell’ultimo triennio: +4,6% per il Dolce con 199.405 forme marchiate e +19,5% per il Maturo con 320.191. Il mercato nazionale rimane il principale mercato di riferimento con l’89%. In vista un nuovo evento a New York col progetto di internazionalizzazione dei formaggi Dop sardi e, nel corso del 2020, la partecipazione alle più importanti fiere del settore negli Stati Uniti e un tour europeo in collaborazione con altri grandi formaggi italiani Dop. (a.palm.)

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