La Nuova Sardegna

Sardos, il satellite che segnala gli abusi e prevede le catastrofi

Luciano Onnis
Sardos, il satellite che segnala gli abusi e prevede le catastrofi

I dati dello spazio verranno incrociati con quelli del catasto. Il progetto si avvarrà anche di droni per la tutela delle coste 

30 novembre 2019
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CAGLIARI . Costruttori abusivi e saccheggiatori ambientali stiano attenti, adesso c’è la costellazione di satelliti “Cosmo SkyMed” messi in orbita dall’Agenzia spaziale italiana che trasmette dati grezzi radar che poi vengono elaborati e incrociati con i dati presenti nel catasto. Il risultato è che qualunque variazione agli assetti preesistenti nel territorio viene prontamente rilevata e segnalata da un software agli utilizzatori. Fra questi cambiamenti, c’è la possibilità di prevenire disastri e calamità conoscendo in anticipo le criticità legate a eventi naturali o umani. Costruzioni edilizie di ogni genere, creazione di discariche abusive, ma anche tagli di alberi, presenza di sedimenti nei corsi d’acqua (fiumi, torrenti, invasi) e perfino l’erosione delle coste non sfuggirà ai sensori dei satelliti spaziali puntati giorno e notte sulla terra.

Ma non solo: a supporto delle immagini trasmesse dallo spazio si aggiungono anche i droni che agiscono poco sopra la superficie terrestre e in particolare quello acquatico di nuova generazione: un occhio magico subacqueo, che agisce nella prima zona di fascia costiera per acquisire informazioni sull’erosione marina. Tutto questo fa parte del progetto “SardOs” (Sardegna Osservata) sviluppato per la Regione dalle società Kibernetes (veneta) e Nemea Sistemi (ligure) in collaborazione con il Dipartimento di scienze chimiche e geologiche dell’Università di Cagliari. Primi beneficiari e utilizzatori del sistema potranno essere i Comuni ma anche la protezione civile e il Corpo forestale: non dovranno più effettuare sopralluoghi e verifiche nel territorio, avranno tutto a portata di desk e anche subito. Una sorta di “tutto il territorio minuto per minuto”, dove ogni abuso e ogni variazione dell’assetto paesaggistico potranno essere rilevati in tempo reale.

Il progetto SardOs è stato presentato nell’auditorium Tiscali di Sa Illetta, «un luogo simbolo – è stato detto a inizio presentazione – della tecnologia e della innovazione, come è appunto SardOs». C’erano tanti sindaci, assessori e responsabili degli uffici tecnici comunali giunti da tutta la Sardegna, da Porto Torres a Carbonia, da Lanusei a Cagliari. Il primo a prendere la parola l’assessore Quirico Sanna, che essendo la Regione committente del progetto ha fatto in apertura un po’ da padrone di casa per poi andar via a causa di altri impegni istituzionali. «Questo progetto è una vedetta sul territorio – ha detto l’assessore –, ci servirà per prevenire, programmare e mettere ordine nel territorio». Poi l’intervento di Emiliano Deiana, presidente di Anci Sardegna e sindaco di Bortigiadas, che ha definito SardOs «un progetto interessante perché tocca i due nervi scoperti delle amministrazioni locali: il controllo edilizio su opere autorizzate e la responsabilità dei sindaci in termini di protezione civile». Deiana ha inoltre evidenziato che «con il progetto SardOs e sulle nuove tecnologie e applicazioni di dati satellitari, la Sardegna fa da apripista a livello nazionale». Tutti gli aspetti tecnici del progetto sono stati poi illustrati da Vincenzo Gabellone (Kibernetes), Michele Boella (Nemea Sistemi) e Maria Teresa Melis dell’Università di Cagliari.

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