Dal corallo ai coltelli il “made in Sardinia” conquista Milano
La Regione ha investito 700mila euro: presenti 109 aziende Il presidente Solinas e l’assessore Chessa al taglio del nastro
01 dicembre 2019
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MILANO. A Milano ha debuttato il “modello sardo”. Ovvero il nuovo modo di intendere le fiere secondo l’assessore Gianni Chessa. Un mix di tradizione e innovazione tecnologica su cui la Regione ha deciso di puntare per la 24esima edizione di “Artigiano in fiera”, il più grande salone dell’artigianato a Milano da ieri fino all’8 dicembre. L’isola, quest’anno, ha uno spazio tutto suo, di circa 900 metri quadri, al cui interno si trova il meglio del “made in Sardinia”: dall'abbigliamento alla tessitura e al ricamo, dalla coltelleria alla lavorazione della ceramica, dal corallo ai metalli preziosi, dagli oggetti in cuoio e pelle a quelli in legno, sughero, vetro e pietra. Presenti anche i settori dell'arredo casa, dell'abbigliamento e della cosmesi. Inoltre, a rinforzare l'offerta dell'artigianato, negli stand vicini ci sono oltre 60 imprese dell'agroalimentare, che espongono e vendono prodotti tipici regionali: formaggi, salumi, pasta, dolci, vini, birre artigianali ed altre specialità.
Ieri lo “Spazio Sardegna” è stato inaugurato dal governatore Christian Solinas e dall’assessore Gianni Chessa, alla presenza dei rappresentanti del circolo dei sardi di Milano. «La tradizione e la cultura della Sardegna si concretizzano attraverso i manufatti delle nostre produzioni artigianali che devono essere promosse nel mondo, perché rappresentano l'immagine migliore dell'isola – ha detto Solinas –. L'artigianato è una risorsa, soprattutto, per il tessuto economico e produttivo della Sardegna ed è indispensabile per la conservazione del nostro “saper fare”, attraverso il quale si tramanda la manualità e l'interpretazione originale delle nostre produzioni artistiche». «La nostra è una presenza importante – ha aggiunto Chessa – sia nei numeri che nella qualità, con uno stile unico che contraddistingue l'offerta Sardegna in un palcoscenico internazionale come quello della Fiera di Milano, dove sono rappresentati oltre 100 paesi con 3mila stand. Un'ottima opportunità promozionale che non potevamo perdere, lanciando un messaggio forte e riconoscibile a vantaggio della nostra economia»
Lo stand istituzionale, per il quale l’assessorato al Turismo, artigianato e commercio ha investito 700mila euro più Iva, rinnovato secondo i canoni della sostenibilità con l'utilizzo di materiale ecocompatibile, copre oltre 900 metri quadri. Al suo interno gli spazi espositivi destinati a 43 artigiani artistici, 21 dei quali iscritti alla vetrina online www.sardegnartigianato.com. Nello spazio vetrina della Regione sono ospitate le imprese accompagnate dall'Aspen - Azienda speciale della Camera di Commercio di Nuoro. Le 109 aziende sarde, che occuperanno complessivamente quasi 1.800 metri quadri della fiera, provengono 35 dalla provincia di Nuoro, 30 da Cagliari e dintorni, 25 da quella di Sassari, 10 dal Sud Sardegna e 9 da quella di Oristano. Il pubblico, nei due grandi spazi espositivi istituzionali, potrà documentarsi sui manufatti degli artigiani sardi e sull'offerta turistica regionale. I visitatori saranno accolti ogni giorno da attività legate alle tradizioni sarde, messe in scena dalla Fondazione Maria Carta di Siligo: musica, balli e canti si alterneranno con quattro sezioni da un quarto d'ora - alle 12, 15, 16 e 17- anticipate da una presentazione sul patrimonio etnografico regionale. Prossimi appuntamenti nel 2020: a marzo l’Handwerksmesse di Monaco di Baviera e ad aprile la Mostra internazionale dell'Artigianato di Firenze.(al.pi.)
Ieri lo “Spazio Sardegna” è stato inaugurato dal governatore Christian Solinas e dall’assessore Gianni Chessa, alla presenza dei rappresentanti del circolo dei sardi di Milano. «La tradizione e la cultura della Sardegna si concretizzano attraverso i manufatti delle nostre produzioni artigianali che devono essere promosse nel mondo, perché rappresentano l'immagine migliore dell'isola – ha detto Solinas –. L'artigianato è una risorsa, soprattutto, per il tessuto economico e produttivo della Sardegna ed è indispensabile per la conservazione del nostro “saper fare”, attraverso il quale si tramanda la manualità e l'interpretazione originale delle nostre produzioni artistiche». «La nostra è una presenza importante – ha aggiunto Chessa – sia nei numeri che nella qualità, con uno stile unico che contraddistingue l'offerta Sardegna in un palcoscenico internazionale come quello della Fiera di Milano, dove sono rappresentati oltre 100 paesi con 3mila stand. Un'ottima opportunità promozionale che non potevamo perdere, lanciando un messaggio forte e riconoscibile a vantaggio della nostra economia»
Lo stand istituzionale, per il quale l’assessorato al Turismo, artigianato e commercio ha investito 700mila euro più Iva, rinnovato secondo i canoni della sostenibilità con l'utilizzo di materiale ecocompatibile, copre oltre 900 metri quadri. Al suo interno gli spazi espositivi destinati a 43 artigiani artistici, 21 dei quali iscritti alla vetrina online www.sardegnartigianato.com. Nello spazio vetrina della Regione sono ospitate le imprese accompagnate dall'Aspen - Azienda speciale della Camera di Commercio di Nuoro. Le 109 aziende sarde, che occuperanno complessivamente quasi 1.800 metri quadri della fiera, provengono 35 dalla provincia di Nuoro, 30 da Cagliari e dintorni, 25 da quella di Sassari, 10 dal Sud Sardegna e 9 da quella di Oristano. Il pubblico, nei due grandi spazi espositivi istituzionali, potrà documentarsi sui manufatti degli artigiani sardi e sull'offerta turistica regionale. I visitatori saranno accolti ogni giorno da attività legate alle tradizioni sarde, messe in scena dalla Fondazione Maria Carta di Siligo: musica, balli e canti si alterneranno con quattro sezioni da un quarto d'ora - alle 12, 15, 16 e 17- anticipate da una presentazione sul patrimonio etnografico regionale. Prossimi appuntamenti nel 2020: a marzo l’Handwerksmesse di Monaco di Baviera e ad aprile la Mostra internazionale dell'Artigianato di Firenze.(al.pi.)
