La Nuova Sardegna

Quartu, Milia pronto a candidarsi sindaco

di Stefano Ambu
Quartu, Milia pronto a candidarsi sindaco

L’ex primo cittadino si presenta a capo di un movimento civico: «Se sono utile non mi tirerò indietro»

02 dicembre 2019
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QUARTU. Era sparito dalla scena politica otto anni fa, decaduto dalla presidenza della Provincia di Cagliari. Fatale la sentenza della Cassazione, nel 2011. L'accusa era abuso d'ufficio: una vicenda legata ai tempi in cui era sindaco a Quartu. Ora, riabilitato, può tornare in pista. E da ieri è cominciato il cammino per riprendersi la sua Quartu, amministrata dal 1993 al 2001, alle prossime elezioni. Se gli chiedete se è candidato ancora non dice né sì, né no. Ma l'affollata prima uscita ieri mattina in centro storico è già un chiaro segnale che porta verso il sì. «Ma solo se- ha precisato- si costruisce una mobilitazione collettiva e io posso essere uno strumento utile. Altrimenti, se la mobilitazione fa fatica o se la mia figura è d'intralcio, la mia risposta è no». Il metodo, per lui che è sempre stato espressione del centrosinistra, è una specie di rivoluzione: niente partiti, solo civiche. «Io vengo dai partiti- ha detto- e sono grato ai partiti. Ma qui non ci può essere nessun cappello politico. Siamo di fronte a un caso eccezionale che richiede una risposta eccezionale. Una mobilitazione per Quartu: ci può essere una civica che può anche avere simpatia per qualcuno, ma l'obiettivo deve essere Quartu». Porte aperte, nessun veto. L'esempio arriva dal passato: «Se c'è un'ispirazione- ha detto- questa è la giunta guidata da Giovanni Corrias (ndr dal 1985 al 1991): riuscì a unire partito comunista e Democrazia cristiana in un periodo in cui erano lontanissimi». Milia sembra avere voglia di finire qualcosa che non era riuscito a terminare: «La città stava crescendo- ha detto riferendosi alla sua esperienza al comando di via Porcu- e, in quanto a fermento culturale, avevamo avviato una stagione nuova, mentre Cagliari era ferma. Il sindaco del capoluogo Mariano Delogu mi diceva: ma come hai fatto? Stavo per mettere mano a interventi che consolidassero questa crescita. Ma- e qui faccio autocritica- io ero in corsa per tante cose, compreso Montecitorio, e non andai avanti forse perché certe operazioni avrebbero potuto significare perdita di consenso. Ora non sono più in corsa. Voglio continuare quel progetto. Nel frattempo Quartu si è fermata». Le idee non mancano. Per rivitalizzare il centro storico con interventi e abbellimenti pensa a un parcheggio sotterraneo sotto il mercato civico o in piazza Matteotti. Per sbloccare viale Marconi assicura che l'unica strada è portare la metro a Quartu. Lo stadio Is Arenas? L'idea è realizzare nella zona un polo sportivo come porta di accesso a Molentargius. Ma l'idea delle idee è far diventare "Quartu città di mare" tra valorizzazione del Poetto e del litorale. «Con un piano di utilizzo del litorale pronto prima del voto». E a proposito di Poetto ecco il rilancio dell'orgoglio quartese. «Un tempo anche i tre chilometri di Cagliari, Sella del Diavolo compresa erano nostri. C'erano stati degli scambi tra le due città per il passaggio di quella parte al capoluogo: verificheremo le condizioni». La Giunta? «Rinnovamento- ha detto- qualche elemento esperto, ma molti giovani liberi di volare con le loro idee».

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