Syder Alloys, c’è l’ok. A un passo dal riavvio
Dopo l’accordo sul costo dell’energia il ceo Mannina è positivo: un segnale chiave dal ministero
05 dicembre 2019
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CAGLIARI. La svolta sembra a un passo per l’ex Alcoa. Dopo il riavvio annunciato per Eurallumina, ora anche Syder Alloys sembra pronta a far ripartire la fabbrica che produce alluminio. La svolta si è avuta grazie all’accordo sul prezzo dell’energia.
«Il passo compiuto al Mise è positivo» spiega il ceo di Sider Alloys Giuseppe Mannina riferendosi alla lettera consegnata all'azienda dalla sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, in cui si certifica il dimezzamento del prezzo dell'energia per l'ex Alcoa di Portovesme: 28-29 euro per megawatt contro i valori di mercato di 53-54 euro.
Un passaggio fondamentale che consente allo stabilimento del Sulcis di ripartire con la produzione. La lettera, ricorda il ceo, «è una risposta a una mia missiva del 7 agosto e contiene concetti che parzialmente condividiamo e di cui abbiamo preso atto». «Ieri - precisa Mannina - non c'era alcun documento da firmare e nessuno di Sider Alloys ha fatto alcuna dichiarazione ufficiale».
Si è sciolto un nodo fondamentale per la ripartenza dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, in Sardegna, ora di proprietà della multinazionale dell'alluminio Sider Alloys.
Si tratta della questione legata al costo dell'energia. «Al Mise abbiamo consegnato una lettera a Sider Alloys che ha la valenza di sancire che, ad oggi, abbiamo validato e confermato le condizioni legate al prezzo dell'energia che consentono all'azienda la ripartenza della produzione», ha dichiarato infatti la sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde. Sarebbe pronto, dunque, un accordo che porta il costo intorno ai 28-29 euro. Era la condizione posta da Sider Alloys al momento di rilevare lo stabilimento per realizzare il piano di investimenti da 140 milioni di euro.
Un passo che sembra riavviare l’impianto dopo anni di battaglie del territorio.
«Il passo compiuto al Mise è positivo» spiega il ceo di Sider Alloys Giuseppe Mannina riferendosi alla lettera consegnata all'azienda dalla sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, in cui si certifica il dimezzamento del prezzo dell'energia per l'ex Alcoa di Portovesme: 28-29 euro per megawatt contro i valori di mercato di 53-54 euro.
Un passaggio fondamentale che consente allo stabilimento del Sulcis di ripartire con la produzione. La lettera, ricorda il ceo, «è una risposta a una mia missiva del 7 agosto e contiene concetti che parzialmente condividiamo e di cui abbiamo preso atto». «Ieri - precisa Mannina - non c'era alcun documento da firmare e nessuno di Sider Alloys ha fatto alcuna dichiarazione ufficiale».
Si è sciolto un nodo fondamentale per la ripartenza dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, in Sardegna, ora di proprietà della multinazionale dell'alluminio Sider Alloys.
Si tratta della questione legata al costo dell'energia. «Al Mise abbiamo consegnato una lettera a Sider Alloys che ha la valenza di sancire che, ad oggi, abbiamo validato e confermato le condizioni legate al prezzo dell'energia che consentono all'azienda la ripartenza della produzione», ha dichiarato infatti la sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde. Sarebbe pronto, dunque, un accordo che porta il costo intorno ai 28-29 euro. Era la condizione posta da Sider Alloys al momento di rilevare lo stabilimento per realizzare il piano di investimenti da 140 milioni di euro.
Un passo che sembra riavviare l’impianto dopo anni di battaglie del territorio.
