La Nuova Sardegna

Vertenza latte, dalle denunce alle bombe: campagne nel caos

Claudio Zoccheddu
Vertenza latte, dalle denunce alle bombe: campagne nel caos

I pastori si smarcano dalle frange più aggressive: «Quelli sono solo banditi»

05 dicembre 2019
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SASSARI. Il clima non è sereno. Da una parte si contano i danni dell'ennesimo brutale attentato, dall'altra ci si interroga per capire che fine abbia fatto l'appoggio alla protesta pacifica che aveva stupito tutta l'Italia. Le due cose, ovviamente, viaggia su binari diversi e i "pastori senza bandiere" ci tengono a metterlo in chiaro, nonostante sia l'ennesima volta: «Chi mette le bombe, chi incendia le autobotti, chi minaccia le persone non ha nulla a che vedere con noi - spiega Gianuario Falchi -. Anzi, oltre a seminare il terrore ci mette anche in cattiva luce. Quelli sono banditi".

C'è anche un'altra questione a turbare i pensieri dei pastori: la pioggia di denunce che sta allagando le campagne di tutta l'isola. E dire che la loro protesta aveva riscosso praticamente solo attestati di solidarietà: "Non ce l'aspettavamo - continua Falchi - questa cosa ci ha stupito perché ne sono arrivate tantissime e continueranno ad arrivarne altre. Credo che arriveremo al migliaio e tra questi mille ci sono anche io".

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