La Nuova Sardegna

Agnello sardo Igp col segno positivo

Agnello sardo Igp col segno positivo

Rispetto al 2018 prezzi più alti del 16%. Cualbu: il consumatore sceglie la qualità

06 dicembre 2019
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SASSARI. L’Agnello sardo Igp comincia la stagione col piede giusto: secondo il Consorzio di tutela sono positivi i primi dati, relativi a novembre. Il prezzo rispetto allo stesso mese dello scorso anno segna un importante +16 per cento, dato che il prezzo massimo del mese scorso era di 4,50 euro al chilo, mentre nel 2018 l’agnello si pagava 3,88 euro. Sono cresciuti del 10 per cento gli agnelli macellati, che hanno sfiorato il numero di sessantamila, Di questi, il 75 per cento erano marchiati Igp, per un + 5 per cento rispetto al 2018. Il Consorzio parla di trend che fa ben sperare e che conferma gli sforzi del Contas già in campo con i controlli anti-tarocco e per la promozione dell’agnello di Sardegna Igp su tutto il territorio nazionale oltre che con presenza sulle migliori fiere internazionali in vista delle festività natalizie in occasione delle quali si stima che il 50 per cento del totale degli agnelli allevati nell’isola saranno destinati al mercato nazionale ma anche estero.

«Finalmente anche il mercato premia il lavoro e la strategia che stiamo attuando come consorzio a tutela del consumatore e del pastore – dice il presidente del Contas Battista Cualbu – Il consumatore sta privilegiando l’acquisto di prodotti a marchio e nazionali perché da una parte sta recependo la campagna sulla qualità della carne di agnello sardo nutrito con il solo latte delle madri allevate al pascolo semi brado. E dall’altra, appunto, si privilegia il prodotto a marchio perché si sente più tutelato e garantito sull’origine».

Il direttore del Contas Alessandro Mazzette si appella ai consumatori perché acquistino l’agnello di Sardegna Igp: «È necessario prestare attenzione all’etichetta. Nell’agnello intero deve essere presente il doppio bollino: quello verde in cui è raffigurato l’agnello stilizzato e il tondo giallo-blu che connota l’Igp. Nelle confezioni deve essere riportata in etichetta la dicitura Agnello di Sardegna Igp. Nessun altro agnello può fregiarsi di questo marchio e neppure è consentito scrivere agnello sardo. Ma è necessaria anche la collaborazione del consumatore che deve segnalarci le non conformità scrivendo o chiamando il Consorzio o semplicemente inviandoci anche dei messaggi whatsapp al 334.1013034».

Ma l’appello del Contas è rivolto anche a tutti gli allevatori affinché chi ancora non è iscritto e non certifica i suoi agnelli Igp lo faccia il prima possibile «Solo il marchio ci consente di seguire lungo tutta la filiera i nostri agnelli. In questo modo da una parte tuteliamo il nostro lavoro e dall’altra garantiamo un prodotto dall’origine certa».



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