La Nuova Sardegna

Argea, sì alla task force ma la commissione rinvia

Argea, sì alla task force ma la commissione rinvia

Martedì il progetto sulla squadra che dovrà sbloccare 50mila domande inevase Il presidente Saiu: «Obiettivo non far perdere 900 milioni di contributi europei»

06 dicembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La task force per salvare 900 milioni di fondi europei per l’agricoltura si farà. Anche se il Consiglio regionale non riuscirà ad approvare la leggina prima del 18 dicembre. La commissione riforme ha preferito prendersi un’altra settimana di tempo. Due i motivi: il primo è tecnico, l’altro politico. Per essere ancora più chiari: la composizione del gruppo di lavoro che dovrà rimettere in carreggiata le 50mila domande bloccate da anni negli uffici di Argea è ancora in embrione. Ci sono diverse proposte su come costituirla, però la decisione sarà presa martedì. La commissione ha riconvocato i vertici delle tre agenzie agricole – Argea, Agris e Laore – per mettere nero su bianco quale dovrebbe essere la soluzione finale.

Il secondo motivo del rinvio è invece squisitamente politico. Per evitare troppe lungaggini, la leggina sulla task force dovrebbe essere alleggerita dal secondo articolo. Contestato più volte dal centrosinistra e dai Cinque stelle, è quello che allarga molto le maglie dei criteri necessari per la scelta di direttori e consulenti negli assessorati. Per evitare la levata di scudi e anche il possibile ostruzionismo delle opposizioni, è stata questa la scorciatoia su cui ha dovuto virare il centrodestra. Liberata dalla presenza ingombrante della salva-nomine, la leggina sulla task force dovrebbe ottenere quella corsia preferenziale che, in queste settimane, è stata sollecitata da tutti i consiglieri regionali.

Obiettivo finale. «La priorità che oggi abbiamo è non far perdere ad agricoltori, allevatori e pescatori i 900 milioni di fondi europei», è stato il commento del leghista Pierluigi Saiu, presidente della commissione riforme. Il suo auspicio è che «fra pochi giorni il Consiglio riesca ad approvare una legge semplice ma efficace per eliminare un arretrato impressionante».

Gli ultimi nodi. Il primo: quanti impiegati e funzionari dovranno trasferirsi dalle altre agenzie agricole per dare man forte ad Argea? Secondo una versione, la task force dovrebbe essere formata da cento persone, altri sostengono che dovrà essere almeno del doppio. «Altrimenti sarà impossibile rispettare la scadenza di giugno per evitare di restituire i milioni a Bruxelles», è la sollecitazione arrivata da molti consiglieri della maggioranza, a cominciare da Piero Maieli del Psd’Az, che è anche presidente della commissione agricoltura. L’altro nodo è quello degli incentivi. La proposta di legge presentata dal sardista Franco Mula prevede un finanziamento di 2,7 milioni: 200mila subito e il resto nel 2020. Ma su come distribuire il premio fra i dipendenti regionali che faranno parte del gruppo di lavoro ci sono ancora differenze in Consiglio regionale. Per uscire dall’impasse, la commissione riforme, sempre fra qualche giorno, potrebbe riconvocare anche i sindacati, per trovare una soluzione condivisa.

Le polemiche. Nonostante l’unità d’intenti, maggioranza e opposizione hanno guerreggiato sull’ennesimo rinvio della seduta del Consiglio. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, ha postato su Facebook: «A ognuno i suoi record negativi: negli ultimi 30 giorni, una sola legge approvata e una sola riunione convocata. È questo lo spaventoso primato ottenuto dal centrodestra che governa la Sardegna. In una situazione fin troppo critica, la massima istituzione autonomistica è in stand by a causa di una maggioranza sempre più sfilacciata e caotica». A replicare è stata la Lega: «I lavori del Consiglio non possono essere calcolati sulla quantità delle sedute e delle leggi, ma sulla qualità. Nel caso delle troppe pratiche bloccate negli uffici di Argea, stiamo risolvendo una delle tante emergenze che abbiamo ricevuto in eredità da un centrosinistra impalpabile e inoperoso nella scorsa legislatura».

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative