La Nuova Sardegna

Il no dei 5Stelle, la mozione a favore del Pd

Il no dei 5Stelle, la mozione a favore del Pd

Mentre procede l’iter autorizzativo per la realizzazione della dorsale, si annunciano giorni caldi sul fronte politico, più nazionale che regionale. Se nell’isola la realizzazione di una organica,...

07 dicembre 2019
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Mentre procede l’iter autorizzativo per la realizzazione della dorsale, si annunciano giorni caldi sul fronte politico, più nazionale che regionale. Se nell’isola la realizzazione di una organica, coerente, sicura rete del gas raccoglie consensi diffusi, a Roma anche la dorsale rischia di entrare nel calderone delle grandi opere da realizzare, secondo quasi tutti i partiti presenti in Parlamento, o da bloccare (come si è tentato con Tav e Tap) secondo i Cinque Stelle. Certo rispetto alle due infrastrutture che verranno realizzate, il Tav, o in via di esercizio, il Tap, la dorsale sarda è ben piccola cosa, sia per i numeri in gioco che per la valenza economica e strategica. Ma proprio per questo potrebbe diventare la carta a cui parte del Movimento Cinque Stelle si aggrappa per poter indossare almeno una medaglia per una grande opera bloccata. Nel corso di queste ultime settimane, la posizione dei grillini pur con sottili e sotterranei distinguo, si è irrigidita, sospinta dall’intransigenza della sottosegretaria all’industria Todde (foto), contraria senza se e senza ma alla dorsale del gas. Una posizione che ha influenzato anche quella del suo collega di partito e predecessore Davide Crippa, che pur diplomaticamente ha dichiarato nel corso dell’audizione del presidente dell’Autorità per le reti energetiche Besseghini, che la dorsale non serve alla Sardegna e rischia di avere pochi decenni di vita prima del futuribile addio di tutti i combustibili fossili per il 2050. A questo punto si attende il famoso studio di fattibilità, che però secondo fonti attendibili, arriverà il prossimo anno, e non conterrà una risposta netta alla domanda dorsale si o no, ma rilancerà la palla alla politica. Per questo motivo nei prossimi giorni il Pd avvierà una iniziativa parlamentare per «raccogliere il più ampio consenso a favore di questa infrastruttura – ha detto il componente della commissione industria della Camera Gavino Manca – e mantenere la parola data dal governo alla Regione tre anni fa».(g.cen.)

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