La Nuova Sardegna

La Cia: la nuova Pac rischia di penalizzare l’isola

La Cia: la nuova Pac rischia di penalizzare l’isola

ll presidente Erbì: «Il governatore Solinas rivendichi pari dignità per le aziende sarde a Bruxelles» 

08 dicembre 2019
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SASSARI. Non piacciono alla Cia-Agricoltoi italiani della Sardegna le proposte di regolamento di una nuova Politica agricola comunitaria (Pac) da realizzarsi nel periodo di programmazione 2021-2027: l’agricoltura sarda risulterebbe penalizzata dalle nuove regole europee e così l’organizzazione lancia l’allarme chiedendo alla Regione di attivarsi. Per il settore nell’isola – spiega il presidente Francesco Erbì – «la Pac è uno strumento finanziario programmatico e operativo irrinunciabile dato che, da oltre un quarto di secolo, non esiste una vera politica agricola regionale oramai affidata esclusivamente all'Europarlamento e alla Commissione agricola europea». Per questo «alcuni elementi contenuti nelle proposte di regolamento non sono accettabili». In particolare le « ingiustificate riduzioni del budget attuale del 5% sui pagamenti diretti e del 15% sul programma di sviluppo rurale». Tra i punti da osteggiare, la proposta di convergenza esterna, secondo cui tutti gli stati membri devono ricevere la stessa quantità di risorse a parità di superfici agricole impegnate nei processi di produzione. «Questo, a causa delle enormi differenze dei sistemi economici relativamente al costo della vita e di produzione, genererebbe una situazione di forte squilibrio che penalizzerebbe l'isola, creando vere e proprie crisi di competitività e di mercato e portando alla chiusura una moltitudine di imprese che vedono nelle risorse della Pac il 30-40% del reddito d'impresa». Cia spinge sul superamento dei titoli storici per redistribuire i contributi con maggiore equità tra le regioni, un’operazione che varrebbe una disponibilità aggiuntiva di fondi compresa trai 100 e i 150 milioni di euro anno che colmerebbero un gap pesante. Affinché le aziende sarde non restino spiazzate, la Cia esorta il governatore Christian Solinas a rivendicare pari dignità per le aziende sarde. «Per il 20 dicembre a Tramatza abbiamo organizzato un’assemblea sul tema con i dirigenti regionali e provinciali – dice il direttore Alessandro Vacca – cui interverrà anche il presidente nazionale Scanavino». (a.palm.)



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