La Nuova Sardegna

Borse di studio, all’appello ne mancano 121

Borse di studio, all’appello ne mancano 121

L’Ersu ha aggiornato l’elenco dei beneficiari: 490 su 611. Deriu, Pd: leso il diritto degli studenti

03 gennaio 2020
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SASSARI. L’Ersu aggiorna l’elenco dei beneficiari della borsa di studio e la attribuisce a 490 dei 611 inizialmente esclusi. Ma all’appello ne mancano ancora 121 che, pur avendo diritto alla borsa di studio, non fanno parte dell’elenco. Di qui l’appello del consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, che più di tutti in queste settimane ha fatto da portavoce agli studenti idonei ma non beneficiari, a una estensione del provvedimento agli esclusi. «La marcia indietro dell'Ersu di Sassari, che attribuisce la borsa a 490 ulteriori aventi diritto, non sana la situazione di altri 121 studenti oltre a quelli esclusi dall'idoneità. E questo provoca danni gravi al welfare studentesco – attacca Deriu –. In questo modo centinaia di studenti si sono trovati nell’incertezza di poter frequentare l’Università, perché sarebbero mancati i mezzi per sostenere i costi. Non tutti pertanto si saranno ugualmente iscritti, e alcuni potrebbero perdere l’anno. La notizia è quindi buona per chi ha visto riconosciuto il suo diritto in termini concreti, cattiva per chi resta ingiustamente escluso, pessima per la valutazione di efficienza del nostro sistema regionale del diritto allo studio: dopo anni di crescita e di ripresa delle immatricolazioni e della fiducia, il cittadino studente è tornato in balia dei penosi rimbalzi di responsabilità tra responsabili politici e responsabili amministrativi, come se fosse un numero o un oggetto anziché una persona impegnata nel suo fondamentale progetto di vita». L'esponente dem ricorda che «i non beneficiari non percepiscono la borsa per mancanza di risorse stanziate», mentre «dal 2015/16 al 2018/19 tutti gli studenti sardi richiedenti la borsa di studio l'hanno ottenuta». La causa iniziale, secondo Deriu, è nei «sottofinanziamenti della Regione». Una scelta che impone al consigliere dell'opposizione una domanda: «Perché non dare la borsa ai 121 studenti idonei non beneficiari nelle graduatorie dell'Ersu, distruggendo il percorso fatto finora dalla Sardegna? Così gli studenti non si iscrivono, l'Università perde studenti, la Regione perde gran parte delle risorse statali, ma anche fondi propri. In questo modo gli atenei di Cagliari e Sassari rischieranno la chiusura».

Proprio sulla vicenda degli esclusi dalle borse di studio, pur avendone i titoli, ha preso posizione il rettore Massimo Carpinelli, che sulla Nuova ha affermato che «ben 611 nostri studenti che ne avevano diritto non hanno ricevuto la borsa di studio Ersu per mancanza di fondi. Al di là delle polemiche, è un fatto che il diritto di questi studenti è stato leso. A questi si aggiungono altri 50 nostri studenti che l’Ersu dichiara non idonei alla borsa sulla base di una sua interpretazione discutibile delle loro carriere. Considerato che, in ultima analisi, chi subisce le conseguenze di questa gestione, oltre naturalmente agli studenti, è l’Università di Sassari – ha concluso il rettore – io mi impegnerò con tutti i mezzi a mia disposizione affinché il diritto allo studio di tutti questi studenti, che noi già esentiamo dalle tasse, sia garantito».

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