La Nuova Sardegna

ARBUS. Quel pastore maremmano del vicino era diventato uno sterminatore degli agnellini del suo gregge e non ci ha visto più, anche perché il padrone del cane non si era mai preoccupato delle sue rimostranze e anzi faceva le orecchie da mercante, talvolta rispondendo con toni sarcastici e di sfida. Davanti ad altri due agnellini sbranati, ha imbracciato il fucile da caccia detenuto legalmente e ha sparato un colpo a pallini. Il pastore maremmano è stato colpito dalla rosa in più parti, in maniera però non grave. Un veterinario gli ha estratto le minuscole sfere di piombo e l’ha rimesso in sesto. A sparare è stato un allevatore di 24 anni, il cane è di un altro allevatore 55enne con l’azienda agraria confinante con la sua che lo ha denunciato ai carabinieri. Tuttavia sembrerebbe che l’intenzione non fosse di uccidere il cane ma solo di dargli una lezione e farlo girare al largo dal gregge. Il gesto vendicativo dell’allevatore 24enne è accaduto nell’entroterra della borgata marina di Sant’Antonio di Santadi, località Donigala, in territorio comunale di Arbus. Più volte nel recente passato - secondo la versione fornita ai carabinieri della stazione di Arbus da D.M., autore della fucilata – il cane pastore del vicino avrebbe aggredito e ucciso i suoi agnellini, causandogli un danno economico non indifferente. Ogni volta aveva avvisato il proprietario del maremmano di tenere l’animale lontano dal suo gregge, arrivando ad avere con lui anche pesanti scontri verbali.

La strage sarebbe però andata avanti e l’altro giorno l’allevatore più giovane, alla vista di altri agnellini sbranati, ha imbracciato il fucile e ha sparato al maremmano. (l.on.)