La Nuova Sardegna

Paracadutista di Macomer grave dopo il lancio

di Alessandra Porcu
Paracadutista di Macomer grave dopo il lancio

Atterraggio disastroso nel Bolognese per un carabiniere. Fu premiato da Mattarella per un atto eroico

08 gennaio 2020
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MACOMER. È stato sottoposto a due interventi chirurgici. Il primo alla colonna vertebrale, il secondo a entrambe le gambe. Massimo Piras, 49enne di Macomer, maresciallo maggiore dei carabinieri e comandante del nucleo radiomobile di Borgo Panigale, che da anni vive e lavora nel Bolognese, resta in coma farmacologico per le conseguenze di un incidente verificatosi il giorno dell’Epifania durante un lancio col paracadute, terminato con una rovinosa caduta a causa forse di un errore o di un inconveniente tecnico nella fase dell’atterraggio.

Da lunedì si trova nel reparto di rianimazione dell'ospedale Maggiore di Bologna. La prognosi è riservata. Le condizioni di Piras sono gravi, ha fatto sapere suo fratello Gianluca raggiunto via telefono. Nell'impatto l'uomo ha riportato fratture multiple: al bacino, alla settima e alla decima vertebra, alla tibia e al femore, oltre a un serio trauma cranico. Al momento i familiari, i conoscenti e i colleghi di lavoro non possono fare altro che sperare e affidarsi ai medici.

Massimo Piras lunedì intorno alle 12 era impegnato nell'aviosuperficie di Molinella in una normale esercitazione col paracadute come tante ne ha sostenuto durante la sua carriera, quando a pochi metri da terra qualcosa non è andato come avrebbe dovuto. L'impatto col suolo è stato devastante. Talmente forte da fargli perdere subito conoscenza. Soccorso, è stato trasportato in elicottero nella struttura sanitaria. L'ultima Tac effettuata avrebbe, per fortuna, scongiurato il rischio che esistano delle lesioni alla spina dorsale. Per i familiari, la moglie e i due figli di Massimo Piras sono ore di spasmodica attesa e indicibile angoscia.

In merito alla dinamica dell'incidente, al momento sono ancora tutte da accertare le cause dell’incidente nel quale il militare è rimasto ferito. Resta, dunque, da chiarire cosa sia potuto succedere durante la discesa. Ciò che è certo è che Massimo Piras pratica l'atterraggio in velocità da molti anni. E oltre a essere un paracadutista molto esperto, è anche un eroe. Lo scorso anno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha insignito della Medaglia d'oro al valor civile. Un riconoscimento ottenuto per essere stato tra i primi a soccorrere i feriti nell'esplosione di un'autocisterna sulla tangenziale che collega Bologna a Borgo Panigale. E ci fu anche un riconoscimento dal console della Bulgaria per avere aiutato un gruppo di ragazzi bulgari in gita a Bologna rimasti coinvolti nell’incidente.

Anche quella volta Massimo Piras era finito in ospedale a causa dei traumi riportati. Adesso, però, ad attenderlo c'è la sfida delle sfide. Quella per la vita. E sono in tanti a fare il tifo per lui. A pregare perché quella accaduta due giorni fa possa essere solo una brutta avventura da raccontare in futuro, magari ai suoi nipoti.

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