La Nuova Sardegna

Le celebrazioni per Dante anche nei piccoli Comuni, per l'isola Santa Maria Coghinas

Alessandro Pirina
Le celebrazioni per Dante anche nei piccoli Comuni, per l'isola Santa Maria Coghinas

Al via l’iniziativa ideata da Poste Italiane e Mibact

12 gennaio 2020
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ROMA. Dante proverà a riunificare l’Italia. È questo l’obiettivo del ministero dei Beni culturali e di Poste Italiane, che in occasione del 700esimo anniversario della morte del Sommo Poeta - che cadrà nel 2021 - hanno deciso di coinvolgere i piccoli comuni, in qualche modo legati a Dante, nelle celebrazioni. Ad avere l’idea è stato lo stesso ministro Dario Franceschini, che a fine ottobre, durante un evento di Poste Italiane con oltre 4mila sindaci presenti, ha lanciato la proposta, subito accolta dai vertici della società. E così ieri mattina, a poco più di due mesi, quella boutade del ministro si è tramutata in 322 progetti presentati da altrettanti sindaci. Di questi Poste Italiane offrirà il suo contributo a 70 comuni. C’è Ariano, nel Polesine, dove una grande quercia secolare, secondo la leggenda, aveva aiutato il poeta a ritrovare la strada di casa. C’è Gradara, nelle Marche, teatro dell’amore tra Paolo e Francesca. E c’è anche Santa Maria Coghinas, il cui territorio ospita il castello di Casteldoria, eretto nel XII secolo dalla nobile famiglia genovese, che faceva capo a Brancaleone Doria, che Dante indicò nell’Inferno tra i traditori. E ieri mattina il sindaco Pietro Carbini era i tanti amministratori che hanno partecipato alla presentazione del progetto nella sala Spadolini del ministero.

Toccherà a Carlo Ossola, il filologo al timone del Comitato nazionale per le celebrazioni, valutare quali dei 322 progetti meriteranno il finanziamento di Poste Italiane. «Questa è l’Italia migliore – ha esordito Ossola – che si riunisce per mettere insieme ciò che di importante ci ha lasciato il passato. Dante, come Garibaldi, è una personalità sempre in fuga, esiliato. Rappresenta una geografia reale, popolare, universale, molto più aderente al tessuto del Paese. E nessun ente meglio di Poste può rappresentarlo». «Siamo molto contenti di un’adesione così massiccia da parte dei sindaci – ha affermato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante –. È un ruolo che sentiamo nelle nostre corde, nella nostra missione in termini di supporto a quei comuni che hanno maggiori difficoltà nei collegamenti e meno contatti con le aree urbane. Dante è la figura culturale più importante per la storia del nostro Paese ed esprime ancor oggi, e probabilmente lo farà in futuro per l’intera Europa, un baluardo culturale che non ha pari. Dunque – ha concluso – non potevamo non cogliere l’occasione». «Ai piccoli comuni dedichiamo da sempre un'attenzione del tutto particolare e cerchiamo di sostenerli con iniziative di vario genere – ha aggiunto la presidente Bianca Maria Farina –. Collaborare e lavorare con le istituzioni, sia centrali che locali, è davvero il cuore della nostra missione».

Parole accolte con grande entusiasmo da Franceschini, che probabilmente due mesi fa mai si sarebbe aspettato una risposta così tempestiva da parte di Poste Italiane. «Abbiamo battuto tutti i record di velocità – ha detto il ministro –. Poste Italiane è la prima delle grandi realtà nazionali a impegnarsi nelle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che nel 2021 vedranno impegnato l’intero Paese nel ricordare uno dei padri della nostra lingua. Celebrare i 700 anni dalla sua morte è anche lavorare per l'unità e il nostro Paese ha molto bisogno di unità. È anche orgoglio e il Paese ha bisogno di orgoglio». Di qui l’appello ad altre grandi aziende a supportare le celebrazioni su Dante. «Vorrei che quello di Poste fosse un esempio per le altre imprese italiane che non si possono sottrarre a fare qualcosa per Dante – ha detto ancora Franceschini –. Dante è di tutti, tutte le nostre imprese quando vanno all'estero hanno dietro il supporto dell'Italia e Dante per noi italiani è identitario, coinvolge, è stato anche uno dei primi ad aver parlato di Europa. Tutti dovrebbero fare qualcosa». Per poi concludere: «Vorrei vedere Dante sui treni, sui voli Alitalia, dappertutto. Vorrei che la Rai - so che ci sono ragionamenti aperti in questo senso - producesse cose da far circolare non solo in Italia ma nel mondo».

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