Latitante da mesi, si nascondeva nei monti
CAPOTERRA. Era latitante da ottobre ma lo hanno arrestato nei “suoi” monti di Capoterra, dove viveva alla macchia, gli uomini del Corpo forestale nel corso di un’operazione anti bracconaggio. Si...
17 gennaio 2020
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CAPOTERRA. Era latitante da ottobre ma lo hanno arrestato nei “suoi” monti di Capoterra, dove viveva alla macchia, gli uomini del Corpo forestale nel corso di un’operazione anti bracconaggio.
Si tratta di Enrico Garau,54 anni, di Capoterra, che aveva fatto ritorno nella sua zona dopo non essere tornato il 22 ottobre in carcere, dove avrebbe finito di scontare nel 2024 una condanna a 9 anni per rapina. A seguito di un'attività di presidio e controllo del territorio, i Forestali avevano hanno individuato in una baracca mimetizzata nella vegetazione: dentro c’erano vivande, letto con lenzuola e coperte e altro che non lasciavano dubbi che fosse regolarmente abitata. I ranger, coordinati dal commissario Fabrizio Madeddu, hanno proceduto con appostamenti e accertato che nei pressi si aggirava una persona con abbigliamento mimetico e zaino. Mercoledì è scattata l’azione dei forestali: in un sentiero in prossimità della baracca è stato bloccato l’individuo, che non ha opposto resistenza. In tasca aveva un coltello a serramanico e quattro munizioni caricate a pallettoni. L'identificazione ha consentito di stabilire che si trattava di Enrico Garau, latitante e ricercato da ottobre. Dopo il fermo sono state eseguite le perquisizioni nei diversi nascondigli individuati, tra cui un anfratto roccioso dove teneva lacci per catturare cervi e cinghiali, reti per l'uccellagione, 96 munizioni costituite da cartucce caricate a pallettoni e da proiettili di fucile calibro 273. Nessuna traccia invece di armi. Processato per direttissima per la sola evasione, è stato condannato ad 1 anno e tre mesi.
Si tratta di Enrico Garau,54 anni, di Capoterra, che aveva fatto ritorno nella sua zona dopo non essere tornato il 22 ottobre in carcere, dove avrebbe finito di scontare nel 2024 una condanna a 9 anni per rapina. A seguito di un'attività di presidio e controllo del territorio, i Forestali avevano hanno individuato in una baracca mimetizzata nella vegetazione: dentro c’erano vivande, letto con lenzuola e coperte e altro che non lasciavano dubbi che fosse regolarmente abitata. I ranger, coordinati dal commissario Fabrizio Madeddu, hanno proceduto con appostamenti e accertato che nei pressi si aggirava una persona con abbigliamento mimetico e zaino. Mercoledì è scattata l’azione dei forestali: in un sentiero in prossimità della baracca è stato bloccato l’individuo, che non ha opposto resistenza. In tasca aveva un coltello a serramanico e quattro munizioni caricate a pallettoni. L'identificazione ha consentito di stabilire che si trattava di Enrico Garau, latitante e ricercato da ottobre. Dopo il fermo sono state eseguite le perquisizioni nei diversi nascondigli individuati, tra cui un anfratto roccioso dove teneva lacci per catturare cervi e cinghiali, reti per l'uccellagione, 96 munizioni costituite da cartucce caricate a pallettoni e da proiettili di fucile calibro 273. Nessuna traccia invece di armi. Processato per direttissima per la sola evasione, è stato condannato ad 1 anno e tre mesi.