La Nuova Sardegna

Ganau risponde a Solinas: «Basta raccontare favole»

di Silvia Sanna
Ganau risponde a Solinas: «Basta raccontare favole»

Il capogruppo Pd replica al governatore: «Lui e la giunta rifiutano il confronto» L’invito al dialogo: «Sui grandi temi cerchiamo l’unità per il bene dell’isola»

19 gennaio 2020
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SASSARI. Dice che lo scrittore da citare non è Gabriel Garcia Marquez: «Meglio un autore di fiabe, perché è una favola quella che lui sta raccontando alla Sardegna. E abbiamo il timore che si tratti di quella di Cappuccetto rosso, dove il lupo ci divorerà se lui lo traveste da giovane prete o da nonna buona». Inizia così Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd e presidente del consiglio regionale nella precedente giunta Pigliaru. Ganau risponde al governatore Solinas, che ieri dalle pagine della Nuova ha contestato l’atteggiamento dell’opposizione e di chi lo ha preceduto sulle scelte riguardanti temi cruciali per la Sardegna. Come i trasporti, l’urbanistica, la sanità. Solinas ha puntato il dito contro «un livello del dibattito davvero preoccupante» e le mistificazioni della realtà da parte di «vecchi e nuovi censori» pronti alla critica più feroce e alla ricerca dello scandalo facile. Gianfranco Ganau non le manda a dire. Replica punto per punto senza risparmiare le critiche ma ribadendo un concetto già espresso qualche mese fa: «Proviamo a confrontarci serenamente, abbiamo tutti a cuore l’interesse dei sardi e della Sardegna. Uniti possiamo aspirare a raggiungere gli obiettivi, se ci facciamo la guerra non si va da nessuna parte».

Accuse e critiche. «Vedo un Solinas nervoso che fa quello che ha sempre detto di voler evitare – dice Gianfranco Ganau – cioè cadere nella retorica della critica a chi lo ha preceduto». Poi l’ex sindaco di Sassari (per due legislature, dal 2005 al 2014), entra nel merito. E difende innanzitutto il ruolo impegnativo del consigliere regionale «messo a dura prova dalla difficoltà nell’avere a disposizione gli atti, per esaminarli e avviare il confronto». Qualche esempio: «La legge finanziaria, il testo non è ancora disponibile dopo un mese». E i trasporti, tema caldissimo alla luce delle imminenti scadenze della continuità territoriale aerea e marittima.

Trasporti. «Da diverse settimane abbiamo sollecitato un confronto per capire il piano della giunta – spiega Ganau – eravamo molto preoccupati per le esternazioni sulla tariffa unica già bocciata dall’Europa: Solinas ha ribadito più volte che la volontà della giunta era quella di insistere. Non abbiamo ottenuto risposte alla richiesta di confronto, nel quale avremmo manifestato le nostre perplessità. Invece abbiamo scoperto pochi giorni fa ma solo attraverso un articolo sul giornale che la giunta Solinas lavora a un piano B che prevede tariffe differenziate tra sardi e non sardi almeno per qualche mese all’anno. Bene, siamo d’accordo, personalmente ritengo che un compromesso del genere possa essere l’unica strada possibile per ottenere il via libera sinora negato dall’Europa. Ma perché rifiutare di confrontarsi con chi indicava già questa linea?». A proposito di trasporti, a Solinas che invita «a non fare sterili polemiche sull’argomento», Ganau chiede invece di spiegare come si sta muovendo per fare in modo che ci sia una proroga «considerata la complessa situazione delle compagnie che attualmente garantiscono i collegamenti per Roma e Milano».

Urbanistica. Nel suo lungo intervento il governatore Solinas difende il nuovo Piano casa approvato dalla giunta poco prima di Natale il cui esordio in consiglio regionale avverrà nelle prossime settimane. «Ho letto di tutto, da chi mi ha accusato di voler lasciare spazio al cemento libero sulle spiagge a chi ha parlato di ecomostri fino a giungere alla discreta saccenteria di chi lo ha bollato come inutile». Al contrario, secondo Solinas lo strumento urbanistico sarà utilissimo per lo sviluppo turistico, perché consentirà agli hotel sulle coste di fare interventi di qualità migliorando così l’appeal e favorirà anche la situazione nelle zone agricole attraverso la costruzione di «piccoli fabbricati». Ganau pensa all’edificazione senza freni nell’agro sassarese e fa un lungo sospiro. «Penso che il Piano casa prorogato dall’attuale consiglio sino a giugno si sia rivelato uno strumento buono per sostenere un settore in affanno. Però – spiega – nel nuovo Piano sono state introdotte norme che dovrebbero fare parte della legge regionale sull’Urbanistica». E poi: «Si autorizzano premialità eccessive, anche sino al 35%, con una iniezione di cemento innegabile. E si consente l’edificazione in agro anche a chi non è un operatore agricolo: dunque si sottraggono aree destinate alle coltivazioni con distribuzione di edilizia di tipo residenziale. Ignorando o facendo finta di ignorare le conseguenze, cioé l’estrema difficoltà nel garantire urbanizzazioni e servizi essenziali ai residenti. La storia di Sassari e del suo agro cementificato senza regole dovrebbe essere un monito».

Poltrone e nomine. Un altro argomento al centro del dibattito sono le nomine e le «moltiplicazioni di poltrone», come le ha definite l’opposizione, nei cda degli enti. Solinas difende la scelta di organismi collegiali e contesta quello dell’uomo solo al comando «modello che ha drammaticamente fallito». Ganau rovescia la prospettiva: «La moltiplicazione delle poltrone in atto è innegabile, pensiamo solo a quella delle Assl con i relativi collegi sindacali: una scelta dietro la quale vedo la necessità di soddisfare le richieste delle varie anime del centrodestra. Ma il problema è un altro: La storia è piena di cda che hanno distrutto enti, questo dimostra che l’inefficienza non dipende dal numero degli amministratori ma dalla carenza di organizzazione politica. Serve una guida, un indirizzo da parte degli assessorati, e di questo in molti ambiti si sente la mancanza.

La giusta causa. La visione politica è spesso agli antipodi, gli obiettivi sono però gli stessi. «Tutti vogliamo il bene dei sardi, vogliamo migliorare le condizioni della nostra isola», dice Ganau. Che per questo chiude con un appello al dialogo: «Solinas dovrebbe lavorare di più e cercare il confronto sul riconoscimento della insularità, tema sul quale dovrebbe rafforzare gli interventi. E dovrebbe cercare condivisione: è successo di recente sulla questione dell’aumento dei costi per il trasporto merci, una ingiustizia per la Sardegna. Sul tema le forze di opposizione e di maggioranza hanno mostrato unità: possiamo continuare a farlo per il bene comune, è quello che i nostri elettori ci chiedono».

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