La Nuova Sardegna

Coldiretti: «La campagna dà reddito a chi sa osare»

di Simonetta Selloni
Coldiretti: «La campagna dà reddito a chi sa osare»

A Macomer l’organizzazione agricola ha incontrato i ragazzi dell’agrario Satta

23 gennaio 2020
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MACOMER. La terra, le sue mille risorse; il senso di comunità dal quale partire e al quale tornare per creare occasioni di lavoro e di reddito. Non è un caso se si svolge a Macomer, con gli alunni delle terze e quarte classi (ma c’era anche una seconda) del corso di Agraria dell’istituto comprensivo Satta, il primo incontro con Coldiretti, uno dei 31 partner tra enti e aziende leader che per il terzo anno sostengono il progetto La Nuova@Scuola. Un progetto che dal lunedì al venerdì, ogni settimana, porta migliaia di copie del quotidiano in 49 istituti scolastici superiori dell’isola. In questa iniziativa, La Nuova Sardegna diventa un tramite per far incontrare le aziende e i leader di domani: il quotidiano registra e racconta i cambiamenti di un mondo in evoluzione dove le occasioni sono favorite dalla conoscenza e dalla capacità di mettersi in discussione.

Ecco dunque la scelta di Macomer, centro con un cuore che batte nel mondo agropastorale: e i ragazzi di Agraria, che saranno i primi diplomati dopo anni di assenza del corso, hanno certamente tra le mani gli strumenti dello sviluppo possibile.

«Ma questo si può fare se si recupera il senso di comunità, dove i saperi antichi hanno un senso anche nella rilettura del rilancio economico», ha detto ai ragazzi Alessandro Serra, direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra che assieme ad Antonio Madeddu, coordinatore provinciale di Campagna amica e a Michele Arbau, responsabile per Coldiretti del progetto La Nuova@Scuola hanno analizzato i tanti aspetti di un settore capace di dare risposte in termini di occupazione sotto i più diversi aspetti.

Filiera corta e controllata, tracciabilità, mercati, brand, genuinità: tutte parole conosciute dagli studenti, accompagnati dalle insegnanti Cristina Deriu e Rosangela Mura e dal referente del progetto Salvatore Ghisu. Molti dei ragazzi che hanno partecipato all’incontro, nell’aula magna dell’Istituto Amaldi, provengono da famiglie che hanno aziende agropastorali. Qualcuno di loro aiuta anche i genitori, più d’uno rileverà le aziende, in una provincia che ha il 17 per cento delle imprese agropastorali i cui titolari sono under 35. «Non parliamo soltanto di latte o formaggio. Coldiretti è un brand riconoscibile che valorizza la capacità di entrare nel mercato anche con i mezzi più moderni», ha sottolineato Serra. Michele Arbau ha proiettato alcuni documentari sull’attività di Coldiretti, per sottolineare intanto il valore dell’associazionismo e del sostegno fornito alle imprese, e quindi il particolare occhio di riguardo rivolto ai giovani. «Per questo nascono gli Oscar green, un riconoscimento per giovani imprenditori». Si parla della possibilità di declinare il mondo delle campagne in tanti modi: ecco dunque che Luisa Cabiddu, titolare di un’azienda di Girasole, ha vinto il riconoscimento con la sua casa realizzata dalla paglia del grano Senatore Capelli combinato con argilla e legno; o l’azienda Fragus e Saboris de Sardigna, di Sadali, che ha vinto l’Oscar nel 2019 con una gamma vastissima di prodotti che vanno dagli oli essenziali alle tisane, ai liquori. «Vedete questo sciroppo? È fatto dalla bava di lumache. Va a ruba, così come le linee cosmetiche», spiega Antonio Madeddu citando la Croccas srl, che dalle lumache sta tirando fuori reddito e soddisfazioni.

Se la terra è il punto di partenza, c’è una strada che è fatta di studio, sperimentazione. Capacità di osare ma anche di mettersi insieme. Il valore dell’unione e il sostegno di una grande associazione quale Coldiretti servono per canalizzare forze, trovare finanziamenti, incoraggiare idee brillanti. C’è per esempio “Solo sardo”, un marchio appena nato che per ora si trova sulle confezioni di pasta interamente prodotta nell’isola, dal grano alla trasformazione, alla commercializzazione. Centrotrenta piccoli produttori, con il sostegno di Coldiretti, si sono messi insieme, la pasta è solo il primo passo.

C’è poi tutto un mondo legato agli agriturismi, ai prodotti che vengono commercializzati, dal web ai mercati di Campagna amica. Sono tantissime le figure professionali che ruotano attorno al mondo delle campagne: «E non dimenticatevi che per entrare nei mercati bisogna aprirsi al mondo e conoscere le lingue, essere capaci di sostenere i cambiamenti tecnologici». E di conseguenza, informarsi, studiare. I ragazzi possono già ora fare la loro parte: per esempio gli studenti del corso di Agraria di Siniscola producono il liquore della pompia, la marmellata, il sale alla pompia che pare sia squisito sul pesce. La sfida per gli studenti del Satta ora è questa: guardarsi intorno con quello che il territorio offre e magari avviare una loro linea di produzione. Coldiretti e La Nuova Sardegna, con La Nuova@Scuola, saranno lì a sostenerli.

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