La Nuova Sardegna

Atti falsi per favorire i migranti, 25 a giudizio

Atti falsi per favorire i migranti, 25 a giudizio

Il 6 febbraio davanti al giudice di Cagliari, per dieci imputati l’accusa è di associazione a delinquere

24 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Arriva la resa dei conti per i presunti componenti l’organizzazione che aggirando le norme sull’immigrazione secondo la Procura forniva ai migranti extracomunitari documenti falsi per attestare che avevano un lavoro, un alloggio e documenti fiscali, come stabilisce la legge perché il soggiorno in Italia sia da considerarsi regolare. Gli indagati erano venticinque nel 2018 a conclusione dell’indagine e sono rimasti venticinque, che il prossimo 6 febbraio dovranno presentarsi davanti al gup Ermengarda Ferrarese per rispondere anche di reati gravissimi: dieci di loro infatti sono accusati dai pm Danilo Tronci ed Enrico Lussu di associazione a delinquere, mentre le altre contestazioni riguardano il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla violazione della legge 109/2012, quella che regola i rapporti tra datori di lavoro e immigrati extracomunitari irregolari. Imputazioni piuttosto pesanti, ancorate a fatti che a leggere l'avviso di conclusione dell'inchiesta sono stati ricostruiti nei minimi dettagli dalla polizia giudiziaria anche grazie alla confessione di una delle promotrici dell’organizzazione. Accuse e relativi fatti che disegnano uno scenario inquietante del business realizzato da un gruppo di imprenditori, commercialisti e altri personaggi sulla necessità dei migranti di evitare l'espulsione grazie a un lavoro fittizio, letteralmente inventato da falsi quanto spregiudicati datori di lavoro attraverso un gruppo di intermediari arrivato dal Bangladesh e dal Senegal. La prima udienza servirà alla scelta dei riti: alcuni imputati sarebbero orientati a chiedere il patteggiamento, altri il giudizio abbreviato.

Fra le persone coinvolte spicca Giancarlo Giacomini (81 anni), operatore dell'occulto divenuto celebre negli anni ottanta e novanta prima di incappare in un imbarazzante processo legato a un'evasione fiscale miliardaria. In questo giro di imbrogli e di presunti imbroglioni la sua sarebbe però una figura di secondo piano, perché a leggere le carte del procedimento la vera promotrice dell'affare basato sulle speranze dei migranti sarebbe - ma sarà il giudizio a stabilirlo - la figlia Sabrina (55 anni) insieme all'amica Simonetta Farci (59 anni) di Decimomannu, poi passata armi e bagagli allo status di collaboratrice della Procura. L'anziano mago è accusato di aver interpretato il ruolo fittizio del datore di lavoro di un migrante.

Ma vediamo com'era articolato - stando alle accuse - il sistema di accoglienza alternativa. Da una parte ci sono i cittadini del Pakistan, del Ghana, dell'India e di altri paesi esterni alla comunità europea che aspirano a entrare in Italia e a restarci con un permesso di soggiorno regolare. Per averlo serve un lavoro documentato e stabile, più un domicilio legale. L'agenzia è in grado di offrire l'uno e l'altro grazie all'adesione di una serie di personaggi che si prestano in cambio di imprecisate somme di denaro. La Farci e la Giacomini - sostiene la Procura - sono le factotum dell'organizzazione, mettono a disposizione datori di lavoro farlocchi, appartamenti inesistenti e documenti fiscali falsi. Di volta in volta compaiono sulla scena Stefania Addari, Giovanni Cantarelli e Alessandro Gugliandolo che falsificano i documenti di lavoro, il commercialista Roberto Metta che crea documenti fiscali posticci necessari per dare una parvenza di regolarità ai contratti di assunzione fantasma, Tarlok Choan, Shahimur Gazi, Raj Kumar e Hossain Kabir che si occupano di tenere i contatti fra i migranti e l'organizzazione, promuovendo le offerte, informando i potenziali clienti sulle condizioni e ricoprendo il ruolo di esattori dei premi pattuiti. Questi dieci, considerati le colonne portanti dell'agenzia, sono indagati per associazione a delinquere. Gli altri quindici sarebbero i complici necessari a fornire i servizi illegali . (m.l)

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative