La Nuova Sardegna

I sindacati: «Inaccettabile, si fermino subito»

I sindacati: «Inaccettabile, si fermino subito»

I segretari di Cgil, Cisl e Uil denunciano il silenzio dell’azienda su un vero piano di rilancio

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SASSARI. L’accusa principale è l’assenza di chiarezza, i troppi buchi neri su un piano di rilancio e riorganizzazione del quale per ora si conoscono solo gli aspetti negativi: il calo del fatturato, gli esuberi, la cassa integrazione. In Sardegna l’allarme è fortissimo. «Ad oggi manca ancora chiarezza sul piano industriale di rilancio di un'azienda che continua a perdere fatturato senza alcun investimento. L’unico è la brutta sorpresa della cassa integrazione richiesta da Conad – dice Nella Milazzo, segretaria generale di Filcams-Cgil - Non vorremmo che la cig prevista per tutto il 2020 sia l'anticamera di licenziamenti nel 2021». All'attacco anche la Cisl. «Questa vertenza si sta contraddistinguendo per tinte nere quasi da film horror per l'atteggiamento chiuso di Conad che non fornisce risposte concrete sul futuro dei lavoratori – afferma Giuseppe Atzori, leader Fisascat-Cisl –E nel frattempo siamo in attesa della delibera definitiva dell'Antitrust sulle 101 sovrapposizioni, verdetto che porta ulteriore incertezza sul piano di ristrutturazione aziendale». Aggiunge Cristiano Ardau, segretario regionale Uil Tucs: «È l'ennesimo colpo di scena di Conad su un'acquisizione nata male che sta finendo peggio. Il numero dei lavoratori collocati in cassa integrazione è inaccettabile e minerebbe il buon andamento degli ipermercati, con i 4 iper che vedono calare il fatturato. A complicare una situazione difficilissima che vede i lavoratori inermi e consapevoli del fatto che saranno loro a pagare lo scotto maggiore».

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