Air Italy e scuola: presidente aiutaci
I dipendenti della compagnia e i docenti precari hanno incontrato la prefetta
25 febbraio 2020
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SASSARI. La protesta dei 5mila precari della scuola sarda approderà sulla scrivania del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non avendolo potuto incontrare di persona a Sassari, i membri del Coordinamento precari autoconvocati hanno consegnato una lettera con le loro rivendicazioni alla prefetta Maria Luisa D'Alessandro, che si è impegnata a farla pervenire al capo dello Stato. Lo hanno fatto ieri mattina prima del sit-in organizzato davanti alla sede dell'Ufficio scolastico provinciale, in corso Angioy. I docenti sardi si appellano al buon senso di Mattarella affinché intervenga per fermare «le drammatiche conseguenze del decreto scuola 2019, chiedendone il congelamento». La legge contestata ha già portato allo sciopero di oltre 15.000 prof in tutta Italia, ma la ministra della la Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, «sembra aver deciso di ignorare il dissenso dei lavoratori e continuare con la sua crociata contro gli insegnanti precari».
È stata invece ricevuta dalla prefetta D’Alessandro una delegazione dei lavoratori di Air Italy, anche loro presenti con un presidio all’Emiciclo, con la speranza di poter incontrare il presidente. «Abbiamo bisogno di visibilità – hanno sottolineato – perché la nostra vertenza non venga dimenticata. E cercheremo in tutti i modi di rappresentare il disagio di 1450 lavoratori ma non solo, perché c'è un indotto di migliaia di persone, un intero sistema economico, che attende con apprensione una soluzione alla vertenza Air Italy». Da oggi riprende il presidio all’aeroporto di Olbia. Annullata invece la manifestazione nazionale di domani.
È stata invece ricevuta dalla prefetta D’Alessandro una delegazione dei lavoratori di Air Italy, anche loro presenti con un presidio all’Emiciclo, con la speranza di poter incontrare il presidente. «Abbiamo bisogno di visibilità – hanno sottolineato – perché la nostra vertenza non venga dimenticata. E cercheremo in tutti i modi di rappresentare il disagio di 1450 lavoratori ma non solo, perché c'è un indotto di migliaia di persone, un intero sistema economico, che attende con apprensione una soluzione alla vertenza Air Italy». Da oggi riprende il presidio all’aeroporto di Olbia. Annullata invece la manifestazione nazionale di domani.