Conad svela i suoi piani per la Sardegna: al via gli incontri sugli iper
Il 2 marzo primo vertice con i sindacati sul futuro della struttura di Santa Gilla. I punti cruciali: la gestione, il progetto di ristrutturazione e il numero di esuberi
SASSARI. C’è una data fissata nel calendario, il primo punto fermo in una trattativa complessa che sinora è stata condotta fuori dalla Sardegna. Ecco perché la data in questione è particolarmente importante perché rappresenta l’inizio della discussione sul futuro dei 4 ipermercati ex Auchan dell’isola e, soprattutto, dei 725 dipendenti. Si parte lunedì 2 marzo con Cagliari-Santa Gilla, l’iper già passato nell’impero Conad ai primi di novembre, sul quale non pare addensarsi la nube dell’Antitrust: l’Authority comunicherà a giorni quali negozi Conad potrà gestire – direttamente o indirettamente – e quali invece dovrà cedere per via delle sovrapposizioni di insegne. Nell’incontro fissato per il 2 marzo nella sede di Conad a Monastir i vertici del gruppo spiegheranno ai rappresentanti sindacali quale è il piano per la trasformazione dell’iper, chi lo gestirà, che tipo di negozio diventerà, quali saranno le sue dimensioni e, aspetto cruciale, quanti lavoratori saranno impiegati al suo interno e quanti, di conseguenza, dovranno accettare un periodo di cassa integrazione. L’incontro traccerà un percorso non solo per Santa Gilla ma anche per gli altri iper che si trovano a Sassari, Olbia e a Cagliari-Marconi. Anche perché alla data del 2 marzo è altamente probabile che l’Antitrust abbia emesso il verdetto sul loro futuro. In bilico appare soprattutto la struttura di Olbia-Sa Marinedda ma nei giorni scorsi il direttore della rete commerciale Conad Nord Ovest Michele Orlandi è sembrato ottimista: «Ritengo che i paletti dell’Antitrust possano essere superati ragionando sulle dimensioni della struttura che si potrebbero ulteriormente ridurre rispetto alle previsioni iniziali», ha detto.
E a proposito di dimensioni, è risaputo che quelle attuali degli iper saranno dimezzate: i 7-8mila metri quadri delle strutture ex Auchan non corrispondono alla filosofia Conad-La Margherita, che punta su medie superfici e non è interessata ad alcuni segmenti (come per esempio tecnologia e abbigliamento). Tutti gli ex iper per questo saranno soggetti a importanti lavori di ristrutturazione che richiederanno un periodo di chiusura. Negli incontri con i sindacati sarà fissato un cronoprogramma dettagliato. L’appuntamento è considerato cruciale dai rappresentanti sindacali. «Perché – spiega Cristiano Ardau, segretario generale Uil Tucs – consentirà di conoscere i piani dell’azienda per la Sardegna. Andremo ad ascoltare e a fare domande, sulla base di quello che ci sarà comunicato convocheremo il tavolo istituto a gennaio in Regione presso l’assessorato al Lavoro».
Nell’iper di Santa Gilla, che ha una estensione di 8mila metri quadrati, c’è un organico complessivo di 197 unità. Durante l’incontro i vertici di Conad (sicuramente sarà presente Orlandi) spiegheranno come saranno fatti e quanto dureranno i lavori di ristrutturazione. Non solo: l’azienda dovrà dire a chi sarà ceduta la parte esclusa dall’area del supermercato e quanti dipendenti saranno impiegati a partire dal giorno della riapertura al pubblico. I sindacati chiederanno chiarimenti anche sui numeri della cassa integrazione, stabilita a livello nazionale per un periodo di 12 mesi. In particolare, Cgil, Cisl e Uil vogliono sapere quale sarà la percentuale effettiva di esuberi nell’isola al netto delle uscite volontarie o degli esodi incentivati. E forse l’incontro del 2 marzo consentirà anche di conoscere maggiori particolari sui piani di espansione di Conad nell’hinterland di Sassari, Cagliari e Olbia: l’intenzione è di aprire piccoli punti vendita per riassorbire in tempi ragionevoli il personale messo in stand by nella fase iniziale.