L’Arst agli studenti: salite tutti a bordo miglioriamo insieme
di Giovanni Dessole
A Oristano l’amministratore Porcu con i liceali del De Castro «Vogliamo crescere anche con il vostro contributo di idee»
03 marzo 2020
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ORISTANO. È il liceo “De Castro” la prima fermata del viaggio dell'Arst all'interno del progetto La Nuova@Scuola. Un incontro smart e interessante quello organizzato a Oristano - grazie alla referente Ignazia Scanu – fra i rappresentanti dell'Azienda regionale sarda dei Trasporti e gli studenti della scuola guidata dal dirigente Peppino Tilocca. Un produttivo scambio di informazioni e di esperienze, aperto e positivo fra l'amministratore unico Arst Chicco Porcu e i ragazzi. «Grazie al De Castro e alla Nuova Sardegna. Questa è una preziosa possibilità di raccontare un'azienda che svolge un ruolo importante per conto della Regione Sardegna», afferma in apertura il dottor Porcu. L'iniziativa lanciata dal quotidiano La Nuova Sardegna punta esattamente a questo, a mettere in contatto – sfruttando l'informazione e il giornale cartaceo come ponte e connettore – il mondo della scuola e quello delle grandi aziende. La presenza dell'admin Porcu, accompagnato a Oristano dal responsabile della sede territoriale Sandro Demurtas e dal dinamico responsabile marketing Alessandro Langiu è segnale importante per gli studenti, parte (importante) dell'utenza Arst.
Liberi di muoversi. Dopo una breve introduzione al progetto sul grande schermo alla parete scorre un video che parla la lingua dei ragazzi. La musica segue immagini e parole: “Il soffio delle porte che si aprono. Un passo per salire a bordo. E poi ci muoviamo”. La comunicazione stile storytelling Arst, è leggera ma efficace. «La sfida è essere competitivi e per questo dobbiamo essere bravi ad essere attrattivi» dice Porcu. Passano il concetto di libertà di movimento come diritto che consente di abbattere i limiti e quello del trasporto pubblico che “collega” dove occorre e non certo dove conviene: il paese più piccolo vale quanto la grande città. Il tutto in rapporto, anche, al diritto allo studio. E poi il rispetto per l'ambiente e l'opportunità di decongestionare il traffico e rendere le città più vivibili, la sicurezza, i numeri di un'azienda d'eccellenza senza scopo di lucro, i richiami all'isola e l'importanza della Regione Sardegna, istituzione che cerca fondi e investe in Arst. Perché Arst («Compagnia di bandiera del trasporto pubblico locale in Sardegna» come la definisce l'ingegner Porcu) ha il servire il pubblico come mission, punta a migliorarsi ed ha alle sue spalle un'istituzione che pensa. Spazio alla visione dei trasporti come veicolo di sviluppo economico e culturale dell'Isola. E spazio all'etica, con l'invito al rispetto dei mezzi e al pagare il biglietto.
Migliorare insieme. Massima, come detto, l'attenzione agli studenti. In tanti alzano le mani quando si chiede chi utilizzi i mezzi pubblici per spostarsi in città o per raggiungere la città: «Con questi incontri nelle scuole per noi si apre una porta da lasciare aperta: questa attività ci consente di metterci in una situazione d'ascolto funzionale al miglioramento e ottimizzazione dei nostri servizi. Perché il trasporto pubblico può davvero essere una buona cosa». Un ragazzo dal ciuffo prorompente chiede quali siano le procedure per l'ammodernamento dei mezzi, una ragazza di Baressa se sia possibile modificare gli orari per rendere ancora più fruibile il servizio. E c'è chi si informa sulla possibilità di attivare progetti di alternanza scuola/lavoro. L'argomento interessa, coinvolge. Le risposte, specifiche, non mancano. Ma arriva qualcosa di più: «Ben vengano domande e segnalazioni su eventuali problematiche che stimolano a riguardo lo sviluppo di una interazione fra scuola, azienda e assessorato – commenta Chicco Porcu – Dico a voi ragazzi: fatevi promotori con i vostri colleghi di altre classi e mettete insieme una mappa delle problematiche sul servizio trasporti, inviatecela via mail. L'occasione per inaugurare un nuovo sportello di ascolto. E il tema dell'alternanza può essere approfondito». La professoressa Caterina Pes pone l'accento sul fatto che «i ragazzi passano una parte importante della loro giornata sui mezzi di trasporto. La presenza di Arst al De Castro è una dimostrazione di affetto nei loro confronti e di attenzione ai loro bisogni».
Prossima fermata, Sassari.
Liberi di muoversi. Dopo una breve introduzione al progetto sul grande schermo alla parete scorre un video che parla la lingua dei ragazzi. La musica segue immagini e parole: “Il soffio delle porte che si aprono. Un passo per salire a bordo. E poi ci muoviamo”. La comunicazione stile storytelling Arst, è leggera ma efficace. «La sfida è essere competitivi e per questo dobbiamo essere bravi ad essere attrattivi» dice Porcu. Passano il concetto di libertà di movimento come diritto che consente di abbattere i limiti e quello del trasporto pubblico che “collega” dove occorre e non certo dove conviene: il paese più piccolo vale quanto la grande città. Il tutto in rapporto, anche, al diritto allo studio. E poi il rispetto per l'ambiente e l'opportunità di decongestionare il traffico e rendere le città più vivibili, la sicurezza, i numeri di un'azienda d'eccellenza senza scopo di lucro, i richiami all'isola e l'importanza della Regione Sardegna, istituzione che cerca fondi e investe in Arst. Perché Arst («Compagnia di bandiera del trasporto pubblico locale in Sardegna» come la definisce l'ingegner Porcu) ha il servire il pubblico come mission, punta a migliorarsi ed ha alle sue spalle un'istituzione che pensa. Spazio alla visione dei trasporti come veicolo di sviluppo economico e culturale dell'Isola. E spazio all'etica, con l'invito al rispetto dei mezzi e al pagare il biglietto.
Migliorare insieme. Massima, come detto, l'attenzione agli studenti. In tanti alzano le mani quando si chiede chi utilizzi i mezzi pubblici per spostarsi in città o per raggiungere la città: «Con questi incontri nelle scuole per noi si apre una porta da lasciare aperta: questa attività ci consente di metterci in una situazione d'ascolto funzionale al miglioramento e ottimizzazione dei nostri servizi. Perché il trasporto pubblico può davvero essere una buona cosa». Un ragazzo dal ciuffo prorompente chiede quali siano le procedure per l'ammodernamento dei mezzi, una ragazza di Baressa se sia possibile modificare gli orari per rendere ancora più fruibile il servizio. E c'è chi si informa sulla possibilità di attivare progetti di alternanza scuola/lavoro. L'argomento interessa, coinvolge. Le risposte, specifiche, non mancano. Ma arriva qualcosa di più: «Ben vengano domande e segnalazioni su eventuali problematiche che stimolano a riguardo lo sviluppo di una interazione fra scuola, azienda e assessorato – commenta Chicco Porcu – Dico a voi ragazzi: fatevi promotori con i vostri colleghi di altre classi e mettete insieme una mappa delle problematiche sul servizio trasporti, inviatecela via mail. L'occasione per inaugurare un nuovo sportello di ascolto. E il tema dell'alternanza può essere approfondito». La professoressa Caterina Pes pone l'accento sul fatto che «i ragazzi passano una parte importante della loro giornata sui mezzi di trasporto. La presenza di Arst al De Castro è una dimostrazione di affetto nei loro confronti e di attenzione ai loro bisogni».
Prossima fermata, Sassari.
